02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

AL VIA CIBUS, VETRINA DEL MADE IN ITALY. SETTORE DA 245 MILIARDI STRATEGICO PER L’ECONOMIA DEL PAESE. CIA: “EXPORT DI PASTA, FORMAGGI, VINO, OLIO ITALIANO NON HA CRISI, MA OCCORRE MAGGIORE INTEGRAZIONE DI FILIERA, PROMOZIONE E LOTTA A CONTRAFFAZIONE”

Vale il 15% del Pil e ogni anno arriva a muovere 245 miliardi di euro tra consumi, export, distribuzione e indotto: è l’agroalimentare italiano, da oggi al 10 maggio, a “Cibus”, il Salone internazionale del gourmet e della buona tavola. Lo afferma la Cia-Confederazione iTaliana agricoltori, spiegando che la manifestazione rappresenta una delle vetrine internazionali più importanti per le produzioni agricole e per l’industria del cibo “made in Italy”.

Nonostante la crisi economica - ricorda la Cia - l’agroalimentare italiano cresce ancora oltreconfine, e non solo sui mercati tradizionali come Germania o Stati Uniti, ma anche nelle potenze emergenti del Bric. E a “tirare” di più all’estero sono Grana padano e Parmigiano reggiano (+22%) e Gorgonzola (+14%), poi la pasta (+7,4%), l’olio d’oliva e i prodotti da forno e salumeria (+7%).

Anche il 2012 si è aperto bene sul fronte delle esportazioni - continua la Cia - e questo è un risultato molto importante per l’economia del Paese, visto l’apporto essenziale della domanda estera a sostegno del comparto agroalimentare in una fase molto “nera” per i consumi interni che, nel 2011, sono calati del 2%.

Ma per mantenere questi tassi di crescita e garantire una penetrazione capillare anche nelle nuove “piazze” strategiche c’è - osserva la Cia - ancora molto da fare. Il nostro export agroalimentare ha bisogno di maggiore integrazione tra i vari soggetti della filiera, con una coesione e un’aggregazione sempre più forte tra agricoltori, trasformatori e gdo; di una più attenta e mirata attività promozionale, integrata a un’efficace lotta alla contraffazione e all’italian sounding che ogni anno - tra falsi e tarocchi - “scippa” al settore 60 miliardi di euro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli