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AL VIA UN NUOVO CICLO DI “CENE GALEOTTE” NEL CARCERE DI VOLTERRA

Da 18 settembre al 23 aprile 2010, per una sera al mese, il carcere di Volterra aprirà nuovamente le porte al pubblico e i suoi detenuti vestiranno gli insoliti panni di chef, maitre e camerieri. Tutto è pronto per il nuovo ciclo delle “Cene Galeotte”, appuntamento di richiamo internazionale che riesce a fondere la solidarietà e l’enogastronomia.

Nell’ex fortezza medicea, trenta detenuti saranno impegnati nell’organizzazione delle otto cene che non hanno nulla da invidiare ai ristoranti più blasonati: un appuntamento unico che nel 2008 ha permesso a 800 persone di vivere un’esperienza emozionante e formativa come quella di entrare in un carcere e avvicinarsi ai detenuti. Il ricavato sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie” che, dal 2000, vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico.

Come accaduto per gli oltre 25.000 euro del 2008, il denaro raccolto sarà impiegato in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l’adozione e l’affidamento a distanza dei bambini in 8 paesi del Sud del mondo: Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù. Ad aprire il calendario di appuntamenti Arturo Dori, ex chef e titolare del ristorante Cavolo Nero di Firenze, che, da pochi mesi, ha intrapreso una nuova strada, quella dello chef a domicilio. Con i detenuti del penitenziario toscano in brigata di cucina, Dori preparerà un’intrigante cena a base di pesce, cercando di lasciare ad ognuno dei suoi collaboratori un po’ della sua arte e della sua professionalità.

Le “Cene Galeotte” sono state un momento importante per molti carcerati, che, grazie anche all’esperienza formativa in cucina con gli chef e in sala, con la Fisar di Volterra, sono riusciti ad acquisire un bagaglio lavorativo che in ben 8 casi si è tradotto in un vero impiego in ristoranti locali, secondo l’articolo 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Le “Cene Galeotte” sono promosse da Unicoop Firenze, che fornirà le materie prime e assumerà i detenuti retribuendoli regolarmente, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, la Fisar, la Direzione della Casa di Reclusione di Volterra e l’organizzazione dello Studio Umami.

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