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NOVITÀ

Alain Ducasse, lo chef più stellato al mondo, apre a Napoli il suo primo ristorante italiano

“Proporremo alta cucina francese contemporanea, utilizzando i migliori prodotti locali”. Next stop Roma, sempre per il gruppo Romeo

Per aprire il suo primo ristorante nel Belpaese ha scelto Napoli, la “città più francese d’Italia” (basti pensare alla tradizione dei Monsù, dal francese “Monsieur”, cuochi francesi chiamati alla corte di Ferdinando I di Borbone, re delle Due Sicilie): Alain Ducasse, lo chef più stellato al mondo (ne ha collezionate ben 21), ha inaugurato un nuovo indirizzo cult al nono piano dell’Hotel Romeo, edificio iconico riprogettato dall’archistar Kenzo Tange. “Proporremo alta cucina francese contemporanea, utilizzando i migliori prodotti locali di Napoli e della regione. In altre parole, non faremo cucina italiana, perché gli italiani la fanno benissimo anche senza di noi”, ha affermato. Una novità che si inserisce in una più ampia ondata di prestigiose aperture alberghiere a Napoli, come quella di un W (gruppo Marriott) prevista nel 2026 e di un albergo Rocco Forte nel cinquecentesco Palazzo Carovita di Sirignano nel 2027. Ma Ducasse punta anche su Roma, sempre con Hotel Romeo, in partnership con l’imprenditore e avvocato Alfredo Romeo (l’apertura, in via di Ripetta, in una ex biblioteca del Seicento, è slittata a causa di reperti archeologici trovati durante i lavori).
Appassionato da sempre del Mediterraneo, per il suo locale a Napoli lo chef monegasco si ispirerà agli straordinari prodotti del territorio, dal carciofo di Paestum ai limoni di Sorrento, passando per le triglie pescate all’amo, per definire un menù che mescola italianità e esperienza maturata nell’ambito della cucina francese. C’è l’astice, ma anche il granchio blu, e non manca la pasta, con il raviolo di foie gras e lo spaghetto freddo con caviale. L’executive chef Alessandro Lucassino interpreta in modo personale i prelibati sapori locali: utilizzando cotture brevi, ne conserva i principi  nutritivi, esalta i profumi dell’orto e lavora i pesci che popolano le acque della costa mantenendo fede alla filosofia di “cucina naturalité” propria di Ducasse. Che lascia sempre più spazio e offerta anche ai vegetariani. Lucassino, originario della Toscana, è entrato a far parte della Maison Ducasse nel 2013, al Jules Verne, il ristorante sulla Torre Eiffel. È poi passato al Relais Plaza di Parigi e nel 2021, al Salon des Manufactures. “Qui - spiega Ducasse - ha dimostrato la sua inventiva con abbinamenti di cibo e gelato di altissimo livello. Due anni dopo si è occupato di Cucina, il mio ristorante italiano a Parigi, quindi è stato naturale che abbia accettato di venire a Napoli”. Ma come vede oggi Ducasse la gastronomia italiana? “La vostra scena culinaria è incredibilmente ricca, vivace e diversificata. Infatti, mi sono espresso a favore dell’inserimento della Cucina italiana nella lista del Patrimonio immateriale Unesco. Gli italiani, come i francesi, sono appassionati di cibo, molto competenti e molto esigenti. La gastronomia può essere paragonata alla moda: il segmento di fascia molto alta, l’alta cucina, è un laboratorio di idee e una forza trainante per il resto del settore”.
Le preparazioni iniziano nella  cucina a vista, per poi proseguire nella sala ricca di opere d’arte: dai dipinti del ‘600 alle armature da samurai del Periodo Edo, dagli scatti fotografici dei Fratelli Alinari ai paesaggi di Mimmo Jodice e le tele di Mark Konstabi, ma anche le virtuose interpretazioni del Vesuvio di Mario Schifano ed Andy Warhol, fino al gigantesco intervento parietale realizzato da  Francesco Clemente. La cantina con oltre 16.000 bottiglie, selezionate fra 1.500 prestigiose etichette internazionali, completa l’offerta. Al decimo piano, di prossima apertura, c’è la nuova  piscina a sfioro di 120 metri quadrati con vista sul Vesuvio e su Capri. Situato di fronte al Molo Beverello, l’hotel si trova nel palazzo che un tempo ospitava gli uffici della flotta Achille Lauro. Non manca la Spa, firmata Sisley Paris, ospitata in quella che un tempo era la Dogana del sale di Napoli.
“Ancora una volta, come imprenditore, ho deciso di puntare sulla città di Napoli - spiega Alfredo Romeo, proprietario dell’Hotel Romeo - e di proiettarla sul mercato internazionale con un ruolo da protagonista valorizzando la bellezza, la qualità e i prodotti di questo territorio, attraverso la competenza, l’esperienza e la visione di Ducasse. L’arrivo di un nome così illustre nel panorama gastronomico della città porterà un’attenzione internazionale su Napoli come destinazione culinaria di prim’ordine, e la sua presenza contribuirà a consolidare la reputazione di Napoli come città che celebra la sua ricca tradizione culinaria, offrendo al contempo un’interpretazione moderna e raffinata dei suoi prodotti”.

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