
Alba, “perla” del Piemonte e “capitale” delle Langhe, rinomata per il tartufo bianco ed i suoi vini straordinari, dal Barolo al Barbaresco, ma non solo, davanti a Siena, nel cui territorio insistono tante Docg di prestigio, dal Chianti Classico al Brunello di Montalcino, dal Chianti al Nobile di Montepulciano fino alla Vernaccia di San Gimignano, accanto alla gastronomia, e con il podio che si chiude con Olbia, che unisce la tradizione vitivinicola ed i sapori sardi con il turismo affermato della Costa Smeralda. Le classifiche dedicate al vino, sono tante, e ci sono anche quelle che esprimono curiosità e fotografano tendenze, che possono essere considerate come un qualcosa di “sfizioso” da leggere. Come, ad esempio, questa, pubblicata da Migliori Casinò Online con il Mco Report dedicato a “Le città più wine - friendly d’Italia”. Un report alla base del quale c’è l’intenzione di “osservare come il vino entra nella vita quotidiana delle persone. Abbiamo analizzato l’interesse online per termini legati al vino, il numero di enoteche e wine bar presenti nelle città italiane, e la qualità percepita attraverso le recensioni degli utenti. Un metodo che permette di misurare non solo l’offerta e l’accessibilità, ma anche l’attrattività turistica e culturale di un territorio”, spiegano i promotori. A completare la top-15 ci sono, in ordine, Bolzano, Treviso, Perugia, Napoli, Asti, Firenze, Parma, Verona, Trento, Bologna, Palermo e Milano, città che ospita numerosi wine bar ed enoteche in termini assoluti, ma dove la popolazione molto elevata abbassa drasticamente la densità di locali per abitante, mentre i prezzi medi più alti d’Italia penalizzano ulteriormente il risultato complessivo, si legge nel Mco Report.
Ma qual è il vino più ricercato sul web dagli italiani? Dall’analisi delle ricerche online nel Belpaese, “emerge una netta preferenza per il Prosecco. Google Trends, che misura la popolarità dei termini di ricerca su una scala da 0 a 100, conferma che il Prosecco è la tipologia di vino più cercata online. Negli ultimi cinque anni, l’interesse medio per il Prosecco è stato pari a 32,1 posizionandolo ben al di sopra di tutte le altre categorie”. Un interesse che supera quello per il vino rosso (valore medio di 25,6) e il vino bianco (valore medio di 19,6). Lo spumante si attesta ad un valore medio di 16, mentre il vino rosato mostra un interesse molto più contenuto, con un valore di 2, sempre secondo l’Mco Report. Una leadership, quella del Prosecco, confermata dai dati sui volumi di ricerca mensili. Secondo le stime Ahrefs, il termine “Prosecco” genera circa 19.000 ricerche mensili, un volume significativamente superiore a quello del “vino rosso” (circa 7.500 ricerche) e del “vino bianco” (circa 4.500). Anche lo “spumante” e il “vino rosato” mostrano volumi molto più distanti, con rispettivamente circa 1.600 e 1.500 ricerche mensili.
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