02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

ALCOL - IL MINISTRO LUCA ZAIA: “PIÙ INCIDENTI PER FARMACI E FUMO CHE PER VINO”. E I GRANDI CRU D’ITALIA, CON PAOLO PANERAI, APPLAUDONO. LA FIPE RILANCIA: “IL VINO NON È DEVIANZA, DISASTROSO LO 0,5”

Italia
Paolo Panerai

Il mondo del vino si ribella alla crociata, giusta nell’obiettivo ma indiscriminata nei modi, contro l’abuso di alcol, che non fa, secondo parte del mondo politico, dei produttori e dei ristoratori, il dovuto distinguo tra il vino e le altre sostanze, alcoliche e non. E a suonare la carica, a Vinitaly, è stato proprio il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia: “solo il 2,9% degli incidenti stradali avviene in stato di ebbrezza - ha detto - no al vino come capro espiatorio per lavarsi la coscienza”. Le cause principali degli incidenti, secondo il Ministro, sono infatti “tutti gli altri fattori: la stanchezza, i troppi decibel dello stereo, parlare al telefonino guidando, fumare, i farmaci, dagli ansiolitici agli anti allergenici, tanto in uso in questo periodo”. È pertanto “necessario”, secondo il Ministro, “identificare tutti i fattori di rischio, come già avviene per i camionisti”. Il limite di 0,5 grammi/litro di sangue, aggiunge, “significa due bicchieri di vino. Ma non si è ubriachi con due bicchieri consumati a pasto”. I Grandi Cru d’Italia, associazione che riunisce i 130 migliori produttori italiani, hanno apprezzato l’intervento di Zaia: “il Ministro con queste parole ha aperto un tavolo che di fatto lo era già, il vino di qualità è per sua natura nemico dell’eccesso” ha commentato a WineNews il vice presidente dell’associazione, l’editore-vignaiolo Paolo Panerai. E sul tema rilancia anche la Fipe, per voce del presidente Lino Stoppani: “lo 0,5 è un tetto disastroso che penalizza il sistema ristorativo, dietro il vino non ci sono solo devianze, mentre l’alcolismo si combatte con iniziative formative e reprimendo solo gli aspetti devianti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli