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A VILLA MOSCONI BERTANI

Biondi-Santi, Masseto, Sassicaia ed i “gioielli” della Borgogna sotto il martelletto di Nomisma Aste

Barolo protagonista con Mascarello e Gaja, Domaine de la Romanée-Conti al top con l’Echezeaux Grand Cru 2019 a 3.500 euro (online e il 5 maggio)

Dal leggendario Brunello di Montalcino Riserva 1955 di Biondi-Santi, marchio e annata “mito”, tanto da essere la sola bottiglia italiana ad essere inserita nell’elenco dei 12 grandi vini del XX secolo da “Wine Spectator” (base d’asta per tre bottiglie ricolmate nel 2001, 1.650 euro), alla magnum da tre litri di Masseto 2015 (base d’asta 5.000 euro), vero e proprio “gioiello” del vino italiano e del Gruppo Frescobaldi. Ed ancora, le magnum di Sassicaia annata 1995 e 1997 (si parte da 1.000 euro), vino-icona della Tenuta San Guido e di Bolgheri; due tra i Barolo più significativi, Mascarello annata 2000 (base d’asta per due bottiglie, 300 euro, ma il rilancio è già avvenuto) ed il Gaja Sperss 1991 (già superata la base d’asta di 120 euro), senza dimenticare l’Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte S. Urbano 1985 di Speri (tre bottiglie, con base d’asta di 330 euro). Ecco i top lot tra i vini italiani dell’Asta Vini e Distillati di Nomisma Aste, l’appuntamento annuale della casa d’aste veronese dedicato alla vendita all’incanto di prestigiosi vini e rari distillati da collezione, già online e di scena il 5 maggio a Villa Mosconi Bertani, nel cuore della Valpolicella, la villa-cantina neoclassica ed importante salotto letterario del Romanticismo.
E dove, sotto il martelletto, ci sarà una selezione di 213 lotti tra vini e distillati, sia italiani che stranieri e, soprattutto dalla Francia, con pezzi che potrebbero arricchire la bacheca dei collezionisti più esigenti, come gli Champagne Grande Cuvée 168ème Édition Brut di Krug (base d’asta 350 euro), e il Dom Pérignon Rosè 2008, marchio icona delle bollicine più famose del mondo (800 euro la base d’asta), ma anche tre bottiglie della Cuvée S Brut Blanc de Blancs Champagne Le Mesnil 2012 di Salon (si parte da 2.500 euro), e l’immancabile, Borgogna, patria rossista di livello assoluto, con “sua maestà” Domaine de la Romanée-Conti e il suo Echezeaux Grand Cru 2019 (base d’asta 3.500 euro) ed il Romanee St.Vivant 2016 (prezzo minimo, 2.800 euro). E poi lo Château Mouton Rothschild 2000, altra eccellenza di Bordeaux (offerta minima 1.200 euro) e lo Château Margaux 2009 (700 euro la base d’asta).

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