Autunno caldo sul fronte dei prezzi per i prodotti agroalimentari: "l'onda lunga degli incrementi di queste settimane - secondo le prime proiezioni della Confederazione Italiana Agricoltori - rischia di alleggerire ulteriormente, dopo la pausa estiva, le tasche
degli italiani. I rincari potranno variare da un minimo del 5% ad un massimo del 25%. Gli aumenti sono dovuti a due fattori: la minore produzione agricola nazionale, che dovrebbe far registrare un calo in termini quantitativi tra il 10 e il 15%, e l'inevitabile incremento delle importazioni dall'estero".
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