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ALIMENTARE: KOSHER CONQUISTANO GLI USA E CRESCONO IN EUROPA

Non più relegati nel ghetto: i prodotti kosher (prodotti conformi alle norme alimentari giudaiche) stanno rapidamente invadendo gli scaffali della grande distribuzione. Per riconoscere il loro rapido affermarsi basta guardare le cifre: negli Stati Uniti - si legge sul mensile Food - il mercato dei kosher si aggira sui 140 miliardi di dollari (280.000 miliardi di lire), mentre in Europa si attesta sui 5 miliardi di euro (9.860 miliardi di lire). Negli Stati Uniti i kosher sono ormai un fenomeno di vecchia data, mentre in Europa sono in rapida affermazione. Quello che più piace ai consumatori di tali prodotti è la certificazione: la sicurezza dei kosher va ben oltre il biologico e, in tempi di Bse e salmonellosi, non è poco. La certificazione kosher non assicura, infatti, solo che il prodotto non contiene carne suina, ma offre anche l'assoluta tracciabilità di tutti gli ingredienti e di rigorosi controlli durante ogni fase della produzione. Se in Europa il mercato dei kosher è ancora limitato, in Italia il fenomeno è ancor più dimensionato. Nel Belpaese il giro d' affari al dettaglio non supera i 26 milioni di Euro (50 miliardi di lire). L'incidenza limitata dei kosher in Italia (informazioni e prodotti si possono trovare anche sul sito www.tobya.com) è imputabile alla ristretta comunità ebrea italiana, al fatto che tali prodotti sono per ora reperibili solo in negozi specializzati e piccoli supermarket di quartiere e alla piccola dimensione delle aziende produttrici, non ancora pronte ad entrare nei circuiti della grande distribuzione. In compenso, però, il kosher "made in Italy" è molto richiesto fuori dai nostri confini. Le principali destinazioni di specialità kosher italiane sono Stati Uniti, Francia, Israele.

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