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ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “CHIUDIAMO UNA QUESTIONE CHE IMPEGNA IL SETTORE LATTIERO CASEARIO DA 25 ANNI”

“Ricordo che il decreto sulle quote latte in discussione in quest’aula è il frutto di un duro negoziato che abbiamo fatto con successo a Bruxelles. Il cui esito non era affatto scontato, visto che ha incontrato l’opposizione di molti Stati membri che volevano lo stesso trattamento che ha avuto l’Italia. Con quel negoziato e questo decreto abbiamo l’opportunità di chiudere una questione che ci portiamo avanti da venticinque anni”: così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha parlato alla Camera dei Deputati dando il parere del Governo sul provvedimento.

“La situazione in cui ci troviamo ha la sua origine nello sfortunato negoziato portato avanti dall’allora Ministro dell’Agricoltura Pandolfi, il quale - ha proseguito Zaia - accettò una quota che di fatto copriva solo metà del nostro fabbisogno. Quella tara ha condizionato sin qui l’intera politica agricola del nostro Paese”.

“Il primo fondamento di questo provvedimento è quello di non realizzare nessun aumento di produzione come richiesto da tutto il comparto lattiero-caseario”.

“Il decreto si rivolge a tre categorie: agli splafonatori, legittimando così una produzione che già esiste ed è contabilizzata nel settore, alla categoria della “quota b” e, infine, agli affittuari. Ritengo utile rimarcare l’introduzione di questi ultimi tra i beneficiari: si tratta di una novità rispetto alla Legge 119 che non li contemplava”.

“Il secondo fondamento è stato quello di evitare di potere assimilare questo provvedimento ad una sanatoria”.

“La rateizzazione prevede interessi che possono arrivare fino all’8%. L’incasso di multe ammonta ad 1,671 milioni di euro da 8.404 aziende. I vincoli ai quali sono sottoposte le aziende che vi ricorreranno sono molto stretti: blocco dei finanziamenti comunitari fino al pagamento della prima rata e rinunzia ai contenziosi obbligatoria”.

“Se questa era una sanatoria mi si spieghi cosa era quella del 2003 che permetteva di pagare le multe in 14 anni e a interessi zero”.

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