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Alla vigilia del “World Milk Day” della Fao (1 giugno), il 31 maggio scatta la Giornata Nazionale del Latte Italiano di Coldiretti: a sostegno di un settore in crisi da tempo, il premier Renzi ed i Ministri Martina (Agricoltura) e Galletti (Ambiente)

Nonostante l’importanza del latte come alimento primario, sia nella fase dello sviluppo che nell’età adulta, il nostro paese è da anni in difficoltà non solo sul versante dei consumi - quello annuo procapite si è ridotto a soli 53 litri, ed è in calo storico - ma anche su quello produttivo, con il settore che da tempo soffre il combinato disposto di prezzi bassi, concorrenza internazionale e, per l’appunto, consumi interni in discesa, nonostante l’export continui a “tirare”. Ed è per questo che Coldiretti, cogliendo l’occasione del “World Milk Day” istituito dalla Fao nel 2001 e che cade il 1 giugno, ha deciso di chiamare a raccolta i protagonisti della filiera produttiva il 31 maggio alla Fiera Milano Congressi - MICO, con la Lombardia eletta a capitanare, dall’alto del suo 40% della produzione nazionale, la chiamata a raccolta dei produttori tricolori. Oltre al Presidente di Coldiretti Moncalvo e al Governatore della Lombardia Formigoni, alla manifestazione saranno presenti sia il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che i Ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti - una evidente manifestazione di vicinanza, da parte del Governo, al settore lattiero-caseario del nostro Paese. Nell’occasione sarà anche presentato lo studio Coldiretti “Il latte italiano, un primato da difendere”, con l’annuncio di importanti novità in arrivo per salvare i primati dell’eccellenza agroalimentare italiana.
Secondo dati provenienti dall’associazione di categoria Assolatte, nel periodo 2011-2015 gli acquisti di latte da parte degli italiani sono diminuiti di 220 milioni di litri, e solo nel 2015 il calo ammonta a 35 milioni di litri. “Ben vengano, dunque, campagne per promuoverne il consumo - osserva Assolatte - come quella appena partita, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, con testimonial Giorgio Calabrese, Carlo Cracco, Cristina Parodi e Demetrio Albertini”.
Se la domanda interna italiana è in calo, però, l’industria lattiero-casearia vede nell’export un importante fonte di sostegno economico: nel 2014 sono stati raggiunti i livelli record di 331.000 tonnellate di formaggi e 9.600 tonnellate di latte UHT esportate, per un valore superiore ai 2,5 miliardi di euro. Inoltre, l’industria tricolore del latte e formaggi è tra le più attente a rispondere alle nuove tendenze di consumo: anche al recente salone internazionale dell’alimentazione “Cibus” di Parma, sono state presentate molte proposte legate al segmento salutistico (come linee bio e con meno grassi, o senza glutine e lattosio), e mirate alla crescente richiesta di cibo kosher - come il Parmigiano Reggiano conforme a tali dettami religiosi.

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