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TENZONE GASTRONOMICA

Altro che estate: a Montepulciano, “A Tavola con il Nobile”, vince la Trippa di Chianina

Ma quale panzanella, nella perla del Rinascimento, la tradizione contadina conquista il palato dei giurati (e “sconfigge” il caldo)

Altro che panzanella, prosciutto e melone, cocomero: il caldo di agosto non ferma il piacere per i piatti della tradizione, ben poco estivi, protagonisti di “A Tavola con il Nobile”, il concorso enogastronomico che ha visto le storiche contrade di Montepulciano l’una contro l’altra, alla ricerca della declinazione migliore della Chianina Igt: a spuntarla, la “Trippa di Chianina Contadina” proposta dalla Contrada di San Donato, capace di conquistare il palato dei giurati, “guidati” da Nicola Prudente, il “Tinto” di Decanter su Radio Due. Così il prologo del Bravìo delle Botti, di scena nell’ultima domenica di agosto,fil rouge tra presente e passato di una vera e propria perla del Rinascimento, città la cui storia è intimamente legata alla fama delle sue vigne e del suo vino, che si intreccia con le opere e le vite dei grandi letterati del passato: ha dato i natali al poeta umanista Poliziano, e Francesco Redi nel suo “Bacco in Toscana” (1685) scrive: “Bella Arianna con bianca mano versa la manna di Montepulciano, colmane il tonfano, e porgilo a me”, ma anche set di tanti film, scelta da maestri come Curzio Malaparte, Ettore Scola, Andrej Tarkovskij, Anthony Minghella, Carlo Vanzina e Paolo e Vittorio Taviani.

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