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ALTRO CHE “TARALLUCCI E VINO”, LA QUERELLE TRA ROMA CAPITALE E LA LEGA FINISCE A TAVOLA: POLENTA E LAMBRUSCO “PADANI”, RIGATONI, CODA ALLA VACCINARA E FRASCATI “ROMANI”. ECCO IL PASTO CONCILIATORE DI MINISTRI, SINDACI ED ESPONENTI POLITICI A ROMA

Altro che “tarallucci e vino”, la querelle politica tra Roma Capitale e la Lega è finita a base di piatti e nettari tipici: polenta e Lambrusco per i “padani”, rigatoni, coda alla vaccinara e Frascati per i “romani”, per un pasto conciliatore che è finito sulla tavola di ministri, sindaci ed esponenti politici della Lega e di Roma, a Piazza Montecitorio a Roma, dopo le polemiche generate dalle dichiarazioni del Ministro Umberto Bossi sul significato di Spqr.

Un soffritto con 50 chili tra cipolle, carote, sedani e asparagi. E poi, secondo proporzioni ben definite, 50 chili tra manzo, maiale, pollo, frattaglie di pollo e coniglio e pancetta. Poi una spruzzata di vino bianco e whisky e cottura lenta di sei ore. Questa la ricetta di un geometra di Modena, che ha cucinato il ragù con il quale è stata condita la polenta. Dall’altra parte la trattoria di Testaccio “I mattarelli” ha risposto con la trippa e la classica ricetta della coda alla vaccinara, con la quale è stato fatto anche il sugo per condire i rigatoni. Una buona coda di manzo (circa 35 chili), un soffritto di cipolla, carota e tanto sedano e moltissimo pomodoro, sale e tre ore di cottura lenta. Una preparazione che, ha spiegato la responsabile della trattoria, “viene sempre eseguita in gruppo, perche’ nessuno fa mai nulla da solo”.

Sui tavoli, coperti da tovaglie a quadrettoni bianchi e verdi, colori leghisti, e marrone-bordeaux, per la parte capitolina, i piatti forti sono stati messi al centro. Intorno disposte le bottiglie di vino, Lambrusco e Frascati Doc, il Parmigiano Reggiano e salami di puro suino forniti da un’azienda di Modena.

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