02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Amato in tutto il mondo, nel Vecchio Continente il 40% degli europei inizia la giornata con un caffé. Ma in pochi conoscono gli effetti benefici sulla salute. Italiani a parte. Lo rivela uno studio dell’Institute for Scientific Information on Coffee

Bevanda molto amata e consumata in numerosi Paesi del mondo, nel Vecchio Continente il 40% degli europei decide di iniziare la giornata con una tazzina di caffè. Ma in pochi conoscono gli effetti benefici sulla salute di un suo consumo corretto ed equilibrato, nel ridurre il rischio di insorgenza dei maggiori disturbi che affliggono la società occidentale, come diabete di tipo 2, Alzheimer, cancro, disturbi cardiovascolari e gli effetti di un eccessivo consumo di alcool. Secondo una nuova ricerca sul consumo di caffè, condotta dall’Isic (Institute for Scientific Information on Coffee) su un campione di 4.000 consumatori in 10 Paesi europei, meno della metà degli europei conosce gli effetti della bevanda sulla salute ed i messaggi nutrizionali vengono spesso poco compresi dai consumatori. Ma confrontando i dati italiani con quelli europei, è emerso che gli italiani sono i più consapevoli dei benefici del caffè: il 75% pensa che il consumo di questa bevanda possa influire positivamente sulla salute, mentre più della metà degli europei ha le idee confuse sul ruolo del caffè per l’organismo. Gli italiani dichiarano di volerne sapere di più in fatto di nutrizione e benessere: il 56% degli intervistati ha, infatti, affermato di volere maggiori informazioni per seguire uno stile di vita sano.
Secondo la ricerca dell’Isic il 71% degli europei crede che bere il caffè non aiuti a ridurre il rischio di diabete di tipo 2: l’evidenza epidemiologica ha dimostrato invece che il consumo di tre o quattro tazze di caffè al giorno, comparato con il consumo nullo o inferiore a due tazze al giorno, può essere associato a una riduzione approssimativa del 25% del rischio di sviluppo del diabete 2. Il 63% degli europei, poi, crede che bere il caffè non contribuisca a ridurre declino mentale nelle persone anziane. Sul morbo di Alzheimer e il Parkinson invece le ricerche suggeriscono che un regolare, moderato consumo di caffè per tutta la vita, da 3 a 5 tazze al giorno, è associato ad un ridotto rischio (fino al 20%) di sviluppare la malattia di Alzheimer. Il consumo di caffeina è anche associata a un minor rischio di sviluppo della malattia di Parkinson. Il 79% degli europei ritiene ancora che un moderato consumo di caffè possa aumentare la concentrazione e la vigilanza. Lo conferma l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa): l’assunzione di 75 mg di caffeina (una tazzina di caffè circa) può incrementare l’attenzione e la vigilanza. Infine, il 42% degli europei ritiene che bere caffè faccia male al cuore e al sistema cardiovascolare. In realtà, numerose evidenze scientifiche suggeriscono invece un’associazione tra consumo di caffè e diminuzione del rischio cardiovascolare, e che un consumo giornaliero moderato (3-5 tazzine al giorno) possa avere effetti positivi.

Focus - Isic: gli italiani sul caffè “la sanno lunga …”. Una vita senza caffé? Impossibile
In Italia, il caffè è parte integrante dello stile di vita del Paese: viene consumato prevalentemente a casa (77%), al bar (45%) e al lavoro (41%). Addirittura, il 61% degli italiani intervistati dall’indagine dell’Isic afferma di non immaginare una vita senza caffè. Il 65% ne ama il gusto e il 36% l’aroma, il 43% lo beve perché fa iniziare bene la giornata, il 20% perché chiude bene il pasto, il 19% perché rappresenta un’abitudine a cui non poter rinunciare, il 10% perché aiuta a socializzare con la famiglia, i colleghi e gli amici, il 9% perché consente di ritagliarsi una pausa di relax e il 2% perché è la bevanda preferita.
Il 76% degli italiani considera il proprio stile di vita abbastanza salutare e molto salutare sulla media europea (70%). Il 74% ritiene che il consumo di caffè aiuti a ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Quasi 9 italiani su 10 pensano che il caffè aiuti la concentrazione e la vigilanza. Oltre metà degli intervistati ritiene che migliori le performance sportive. Il 63%, come proposito per il nuovo anno, vorrebbe fare più attività fisica, il 54% vorrebbe mangiare in maniera più sana e 38% vorrebbe perdere peso. Il 25% degli italiani vorrebbe sentirsi più energico e meno stanco (il Paese più “stanco“ è la Finlandia, con il 45% di finlandesi preoccupato per la stanchezza). Ma l’Italia è il Paese più stressato, con oltre un terzo degli intervistati che si dichiarano preoccupati.
Info: www.coffeeandhealth.org

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli