Più di 700 pecore sono state portate dalle famiglie di allevatori Mario Gerlando, e Mario e Vincenzo Cannavacciolo, nel municipio di Acerra (Napoli), per protestare contro la moria del bestiame, dovuta, secondo i pastori, "all'inquinamento da diossina", e per chiedere al sindaco Espedito Marletta (Rifondazione comunista) "di assumere la custodia degli allevamenti".
"Non possiamo fare null'altro per il nostro bestiame - hanno spiegato gli allevatori - adesso la Regione Campania non può neanche più aiutarci per quel che riguarda il mangime, e i nostri animali continuano a morire. Il sindaco e l'amministrazione comunale prendano in consegna la custodia degli allevamenti, e ci pensino loro a mandare avanti il gregge fino a quando la diossina non sparirà dal latte del nostro bestiame, in modo che almeno noi potremo cercare un altro lavoro per poter andare avanti".
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