Ambiente, dieta mediterranea e consumo di olio di extravergine di oliva: ecco la ricetta che prolunga la vita nel Chianti, nelle conclusioni dello studio sull’invecchiamento tra la popolazione chiantigiana del National Institute of Aging di Bethesda

Ambiente, dieta mediterranea e consumo di olio extravergine di oliva: ecco la ricetta che prolunga la durata media della vita nel Chianti, secondo le conclusioni dello studio sull’invecchiamento tra la popolazione chiantigiana del National Institute of Aging di Bethesda (www.nia.nih.gov), negli Stati Uniti che, dopo ben 15 anni di lavoro, verrà presentato in un workshop il 16 ottobre al Palagio di Parte Guelfa, a Firenze. La qualità della vita e dell’alimentazione sono alla base della longevità, come spiegano i ricercatori, che sottolineano come questo sia “uno dei dati più rilevanti emersi da 15 anni di attività e studi portati avanti da un’equipe di medici e studiosi italiani e americani”.
Il progetto, ideato e promosso dal gerontologo Luigi Ferrucci, ha coinvolto complessivamente 1.500 anziani, residenti nei Comuni di Greve in Chianti e Bagno a Ripoli (Firenze), che sono stati intervistati, sottoposti a visite mediche, controlli e percorsi di screening, per analizzare i processi di invecchiamento della popolazione residente nel Chianti, considerata a livello mondiale terra del buon vivere. “Il valore di questo progetto - commenta il sindaco di Greve, Paolo Sottani - è ampio e mirato, perché approfondisce dal punto di vista scientifico i dati sulla longevità degli abitanti, che risulta superiore a quella di altre zone d’Italia e d’Europa”.
Un modello virtuoso, che trova basi nella qualità della vita, dell’aria e dell’alimentazione, centrata sulla dieta mediterranea e sul consumo di olio di oliva, che tutela l’organismo dall’insorgere di molte patologie relative all’età avanzata. “I dati emersi - conclude il sindaco - ci invitano a promuovere la produzione di prodotti naturali e a coinvolgere le aziende del nostro territorio”.