ANCHE A TAVOLA LA CRISI SI SENTE ECCOME! CIA: “LE FAMIGLIE SPENDONO MENO E CERCANO IL RISPARMIO NEI DISCOUNT”. COLDIRETTI: “CALA IL POTERE D’ACQUISTO, I CONSUMI SCENDONO CON RIDUZIONI RECORD, TENGONO GLI ACQUISTI DIRETTI AL PRODUTTORE CON IL +30%”

Dal -6% per la carne di vitello al -5% per i prodotti ittici, diminuiscono molto anche gli acquisti di pane (-9%), di pasta (-4%), di frutta (-3%) e di latte fresco (-2%): la crisi non risparmia neanche la tavola. E se per la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori le famiglie spendono di meno, modificando abitudini alimentari e cercando il risparmio nei discount, anche la Coldiretti commenta la diffusione dei dati Istat sul reddito delle famiglie nel secondo trimestre e fa sapere che i consumi sono scesi, con riduzioni record in quantità, tengono però gli acquisti diretti al produttore con un aumento del 30%.

“Nei primi sei mesi del 2011 i consumi alimentari diminuiscono ulteriormente - spiega la Cia - e a farne le spese non sono soltanto i prodotti “superflui”, ma anche quelli di prima necessità ... Ma l’attenzione al risparmio da parte degli italiani in questa fase di crisi è evidente anche dai dati relativi alle tipologie commerciali. Sebbene perdano terreno tutti gli esercizi indistintamente - continua la Cia - ad accusare di più i carrelli vuoti sono gli ipermercati, che calano del 2,7 % tra gennaio e luglio. A tenere sono solo i discount, registrando un +0,9% nel primo semestre dell’anno. D’altra parte, ci sono prodotti che ormai gli italiani vanno a cercare solo nei regni del low-cost. Prima fra tutti la carne rossa, che segna un boom di acquisti negli hard-discount (+17,9%), mentre precipita giù del 9,2% botteghe di quartiere.

Ora - conclude la Cia - l’aumento dell’Iva di un punto percentuale rischia di dare il colpo di grazia ai consumi. I carburanti sono già aumentati e questo incremento inciderà su tutti i beni che vengono trasportati, quindi anche su quelli che mantengono l’Iva al 4% come la maggior parte dei prodotti alimentari”.