02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ANCHE LA BIRRA, COME IL VINO, RIDUCE IL RISCHIO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, LO DICE UNO STUDIO DELLA “FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II” DI CAMPOBASSO. MA I RICERCATORI SOTTOLINEANO: “PARLIAMO DI UN BERE MODERATO E REGOLARE. NON C’È POSTO PER L’ABUSO”

Bere regolarmente un bicchiere di birra durante i pasti non è dannoso per il fisico, anzi, come il vino, aiuta a prevenire patologie cardiovascolari. Lo dice uno studio condotto dai laboratori di ricerca della fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso. Ma sia per il vino che per la birra, la parola chiave è bere moderatamente e con regolarità. La ricerca ha esaminato dati relativi ad oltre 200.000 persone, per le quali le abitudini nei confronti delle diverse bevande alcoliche sono state messe a confronto con il rischio di malattie cardiovascolari.

I risultati generali confermano quello che già era noto per il vino: un consumo moderato, circa due bicchieri al giorno per gli uomini ed uno per le donne, può abbassare il rischio di essere colpiti da una malattia cardiovascolare, fino al 31% in meno confrontato con chi non beve affatto. Ciò che questo studio aggiunge di nuovo è rappresentato dai dati sulla birra. Per la prima volta, infatti, viene documentato scientificamente il rapporto tra quantità moderate di birra e protezione cardiovascolare. La protezione massima si osserva ad un consumo medio corrispondente, per una birra con gradazione di 5 gradi, a circa tre classiche birre piccole alla spina (200 ml ciascuna) al giorno. “Nella nostra ricerca - spiega Simona Costanzo, primo autore dello studio - abbiamo considerato vino e birra separatamente: prima si osserva una riduzione nel rischio cardiovascolare con un consumo basso o moderato. Poi, con l’aumento delle quantità, si può vedere che questo vantaggio sparisce, fino a che il rischio diventa addirittura più alto rispetto a un non bevitore. La parte interessante del nostro studio è che, tra le ricerche selezionate per la meta-analisi, ce ne sono 12 in cui il consumo di vino e di birra è stato paragonato direttamente. Usando questi dati abbiamo potuto osservare che le curve della protezione cardiovascolare per le due bevande si sovrappongono molto bene”.

Ma i bevitori, di vino o di birra, faranno meglio ad essere cauti prima di brindare a questi risultati. “Quello di cui stiamo parlando - dice Augusto Di Castelnuovo, capo dell’unità di statistica dei laboratori di ricerca ed uno dei pionieri negli studi epidemiologici sull’alcol - è un bere moderato e regolare. Penso che questo concetto non sarà mai evidenziato abbastanza. Vino e birra sono parte di uno stile di vita. Un bicchiere accompagna cibi salutari, mangiati alla giusta ora e magari in compagnia della famiglia o di amici. Non c’è posto per il binge drinking o per qualsiasi altra forma di abuso”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli