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Anche la tecnologia a volte fallisce: dalla Napa Valley era arrivata la bottiglia di vino high-tech che con la rete wi-fi permetteva l’acquisto di vino e registrava i gusti. Ma in questi giorni la startup Kuvée FreshPour annuncia la sua chiusura

La rivoluzione tecnologica è sbarcata anche nell’agroalimentare, rendendo più facile è più innovativo l’acquisto e la consumazione di prodotti di food & beverage, dai più innovativi a quelli più tradizionali. Non sempre però il “nuovo” è sinonimo di “migliore”, si può dire che se certe cose sono così da sempre, un motivo c’è. L’esempio del fallimento della tecnologia in enologia arriva dalla moderna California, che aveva sfornato l’idea della bottiglia di vino high tech Kuvée FreshPour, dal costo di 178 dollari, che con uno schermo touch-screen poteva connettersi alla rete wi-fi e rendeva possibile ai consumatori consultare l’etichetta sullo schermo, con informazioni sul vino e sull’azienda produttrice.
Oltre a poterci ordinare altri vini e forniva suggerimenti sull’abbinamento col cibo: ordinando dall’etichetta inoltre, si registravano i gusti del consumatore, in modo da permettere suggerimenti mirati ai gusti dei winelovers.
Una vera e propria rivoluzione, che portava un prodotto antico come il vino in una dimensione ultra moderna ed innovativa. Purtroppo per i winelovers amanti della tecnologia però, la startup statunitense in questi giorni ha dichiarato la sua chiusura, a causa degli incendi che hanno devastato la Napa Valley negli scorsi mesi.
L’azienda, che con la rivoluzionaria bottiglia aveva raccolto 6 milioni di dollari dai finanziatori e che aveva visto sold out le prevendite online del prototipo, ha infatti dichiarato ai clienti tramite un’email scritta dal Ceo Vijay Manwani che Kuvée sta cercando un partner a cui vendere l’azienda, oppure “qualcuno che sfrutti la nostra tecnologia col loro personale modello di business”.
Questo significa anche che i prodotti collegati a Kuvée non saranno più prodotti, ma saranno svenduti fino ad esaurimento scorte.

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