Anche in tempo di Covid, il mondo della critica e dei premi del vino cerca di andare avanti, anche a livello internazionale. E, nel mercato di Germania, tra le più importanti per le cantine del Belpaese, i prestigiosi “Meininger Award, Excellence in Wine & Spirits”, firmati da più importante gruppo editoriale tedesco del wine & food, premiano ancora l’Italia, con Andrea Sartori, alla guida di Casa Vinicola Sartori, tra i nomi più importanti del vino veneto e della Valpolicella nominato “International Wine Entrepreneur of the Year”.
Tra le motivazioni, citate nella premiazione andata in scena a Dusseldorf nei giorni scorsi (con cerimonia rivista causa Covid, ma tradizionalmente di scena nei giorni di ProWein, ndr), che hanno portato alla scelta di Andrea Sartori, spiega una nota stampa, il suo impegno costante volto non solo alla crescita e all’innovazione della propria azienda ma, come pochi altri, anche al miglioramento dell’intero comparto vitivinicolo italiano. Ne sono testimoni i numerosi ruoli di primo piano svolti in organizzazioni quali Unione Italiana Vini, Confederazione della Vite e del Vino, Consorzio di Tutela dei Vini della Valpolicella, Federdoc Consorzio Italia del Vino ed altri”.
“Questo riconoscimento mi rende molto orgoglioso: mi sento l’ambasciatore di tutti gli sforzi dei miei collaboratori e della mia famiglia - ha commentato Andrea Sartori - che fanno parte di questo viaggio che dura da oltre 120 anni. È a loro che porterò questo premio. Ho passato gran parte della mia carriera cercando di mettere d’accordo i produttori italiani e di creare sinergie tra le aziende vinicole. Si sa quanto sia difficile, ma continuerò a lavorare su questo fronte. Da un punto di vista personale, ricevere questo premio in un anno così disastroso e frustrante mi dà l’energia necessaria per affrontare tutte le sfide che il futuro ci presenterà”.
Un premio, quello assegnato da Meininger a Sartori, che è in scia ai riconoscimenti arrivati per l’Italia negli ultimo anni, come nel 2019, con il premio di “Wine Family of the Year” per la famiglia italo-americana Mariani, creatrice e guida di Castello Banfi a Montalcino, ed il “Lifetime Achievement” per Gaetano Marzotto, con Santa Margherita, o nel 2017, dove sul palco erano salite altre due case history del made in Italy, quella della storica famiglia Frescobaldi, e quella della famiglia Nonino, alla guida della celebre distilleria friulana.
Tra i premiati dell’edizione 2020 del premio, oltre ad Andrea Sartori, il riconoscimento come German Wine Entrepreneur of the Year a Christoph Mack di Mack & Schühle, una delle più importanti compagnie di distribuzione di vino (con brand italiani in portfolio come Zonin, Fontanafredda, Corvo o Cantine Riunite, ma anche colossi come Gallo, Barefoot o Casillero del Diablo, tra gli altri), e ancora il “Lifetime Achievement Award” al produttore Patrice Monmousseau, alla guida della cantina Bouvet-Ladubay, nella Loira, il riconoscimento di Wine Family of the Year alla famiglia González di González Byass, tra le realtà più importanti di Spagna, mentre Cointreau è lo “Spirit Brand of the Year”, ed il produttore austriaco Willi Bründlmayer, di Bründlmayer Winery, è il vincitore dell’“Honorary Prize”.
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