Addio a Ezio Rivella, lanciò il Brunello nel mondo … Tra padri dell’enologia, aiutò il Rinascimento del vino italiano… Mondo del vino in lutto per la scomparsa, a 91 anni, di Ezio Rivella, uno dei grandi pionieri dell’enologia italiana e internazionale, tra i fautori del successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo e del cosiddetto “Rinascimento” del vino italiano. Un’impresa che gli valse il titolo di “enologo manager”, e anche di cavaliere del lavoro, con la creazione insieme alla famiglia italo-americana Mariani di Castello Banfi a Montalcino (Siena), una delle cantine simbolo del territorio ilcinese che ha diretto e lanciato. Astigiano di nascita, presidente di Assoenologi dal 1975 al 1986, Rivella si dedicò alla vitivinicoltura occupandosi sia degli aspetti tecnici, sia manageriali. È stato anche presidente per nove anni dell’Union International des oenologues, e delegato ufficiale italiano all’Oiv. Agli inizi degli anni ‘90 fu nominato presidente del Comitato nazionale della Denominazione di origine dei vini, e svolse un lavoro di coordinamento che portò all'applicazione della legge sulle Doc. Inoltre Rivella ha guidato nel 2001 anche l’Unione italiana vini. “Ezio Rivella è stato il presidente per eccellenza di Assoenologi - ricorda l’attuale presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella -. È stato uno dei protagonisti assoluti dell’enologia italiana, in particolare negli anni ‘70, ‘80 e ‘90 quando il nostro settore era ancora alla ricerca di un’identità e di una posizione. Se esiste l’enologia moderna ed evoluta, motivo principale del Rinascimento dei vini italiani, lo dobbiamo in larga parte a Ezio, autentico pioniere del mondo del vino”. Anche il Consorzio del Brunello, di cui è stato presidente dal 2010 al 2012, tributa al grande enologo manager di aver “portato il Brunello di Montalcino fuori dai confini nazionali aprendo le porte del mercato statunitense e rendendolo un vino conosciuto e affermato a livello mondiale”. Tra le doti di Rivella anche il pionerismo nel pensare alla comunicazione del vino. Nel 1985 fu nominato Cavaliere al merito del lavoro per l’impegno messo nell’attività di Castello Banfi, e l’azienda oggi si unisce al dolore per la scomparsa: “Artefice, assieme a John ed Harry Mariani, della nascita di Banfi - ricorda su Facebook -, Ezio Rivella con il suo pensiero visionario è stato il primo manager moderno del mondo del vino, in un’Italia che, a partire dalla fine degli anni ‘80, tentava faticosamente di rinnovarsi per imporsi sui mercati internazionali. A lui dobbiamo alcune delle più importanti intuizioni che hanno portato Banfi, insieme a tutto il territorio di Montalcino, ad essere ciò che sono oggi. Le sue idee innovative e pionieristiche sono state decisive per i successi di Banfi, oltre che per la crescita e l’affermazione del Made in Italy vinicolo nel mondo”. “Buon viaggio Cavaliere, rimarrà sempre nei nostri cuori - è il saluto di Alessandro Regoli e Irene Chiari, fondatori a Montalcino del sito internet Winenews.it e da sempre molto vicini a Rivella -. È l’ultimo saluto, perché le saremo sempre grati con stima infinita e affetto senza tempo: enologo, manager, e le due cose assieme in un termine coniato per lei, ma anche un vero maestro della comunicazione”.
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