02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ANSA/AGRO-ALIMENTARE: L’ITALIA ESTENDE ETICHETTA A TUTTI I CIBI. IL 18 GENNAIO OK DA MONTECITORIO, DOPO ALLARME DIOSSINA DALLA GERMANIA. ECCO QUALCHE ANTICIPAZIONE NEI PRINCIPALI ARTICOLI DEL DISEGNO DI LEGGE ...

Nei giorni scorsi l’emergenza diossina in Germania ha messo a rischio in Italia le vendite di carni suine, uova e latte a lunga conservazione. Per le uova, però, i consumatori non hanno cambiato abitudini. Il segreto stava nell’etichetta d’origine che per le uova segnala il pese di provenienza, bastava scartare quelle tedesche e si era al sicuro. Per le carni suine e il latte Uht bisogna invece fidarsi perchè per questi prodotti alimentari non c’è ancora l’obbligo di segnalarne l’origine in etichetta. Questione di poco però. Il 18 gennaio la Camera darà finalmente il via libera alla legge sull’etichetta che estende a tutti quei prodotti alimentari che ancora ce l’hanno l’obbligo di segnalare in etichetta l’origine. La legge avrà ripercussioni importanti non solo sul mercato interno, ma anche a livello europeo dove il governo italiano sta facendo dell’etichetta d’origine la sua bandiera politica nel regolamento Ue sulle informazioni alimentari ai consumatori.

Con questa legge, l’Italia si porrà all’avanguardia nella tutela dei consumatori e presto le carni suine, ma anche quelle di agnello come il latte a lunga conservazione dovranno far sapere a chi li compra da dove vengono. Il provvedimento, che nasce dopo più di due anni di traversie, ha goduto negli ultimi passaggi di un percorso privilegiato e accelerato, grazie all’accordo con le opposizioni che hanno ritirato tutti i loro emendamenti. Sono così stati stralciati al Senato quegli articoli che prevedevano un impegno di spesa.

Il testo che avrà il 18 gennaio il via libera definitivo dalla Commissione Agricoltura della Camera è composto di 7 articoli e ha il suo fulcro nell’articolo 4 che, disciplinando, appunto, “l’etichettatura dei prodotti alimentari”, stabilisce l’obbligo di “riportare nell’etichettatura (...) l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e (...) dell’eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di Ogm in qualunque fase della catena alimentare” per i prodotti alimentari ‘‘trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati’’. Spetterà poi a dei decreti attuativi interministeriali “definire (...) i prodotti soggetti all’obbligo”. Finalmente otterranno l’etichetta di origine le carni che finora non l’hanno avuta (suini, e quindi i salumi, carni di pecora, agnello e coniglio) e il latte a lunga conservazione, ma anche la frutta e la verdura trasformata, vedi in particolare le aranciate e le spremute di arancia, un comparto dove il prodotto d’origine italiano subisce una concorrenza feroce da parte dei succhi congelati provenienti da Paesi extra Ue. Significativo, nel provvedimento, il rafforzamento del sistema sanzionatorio e di salvaguardia delle produzioni a denominazione protetta (articolo 2), delle produzioni italiane (articolo 3) nonché quelle per la produzione e il commercio dei mangimi (articolo 6) che arriva a prevedere sanzioni amministrative fino a 66.000 euro “salvo che il fatto costituisca reato”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli