02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

ANSA

Italia campione: sfida con Francia nel calcio come nel vino ... Il calcio come il vino: la Francia fa soffrire l' Italia, ma finisce per soccombere alla voglia e alla determinazione degli azzurri. Per analogia, il vino francese è ancora un modello, ma quello italiano ha più voglia di affermarsi, tanto che nei mercati internazionali più importanti, come negli Stati Uniti, il vino italiano ha già superato sia in volume che in valore il vino francese, anche se quest'ultimo resta al primo posto nel 'valore aggiunto' in bottiglia (ovvero per i prezzi più alti che riescono a spuntare). A tracciare l'analogia tra il mondo del pallone e quello del vino è Winenews, leggendo anche nel comportamento dei giocatori le caratteristiche dei più noti prodotti nazionali tanto da paragonare il vivace Gianluigi Buffon alle bollicine di un Franciacorta o di un Trento Brut. La difesa granitica di Fabio Cannavaro, una vera e propria sicurezza come quella rappresentata da una buona bottiglia del campano Taurasi, ha arginato un Thierry Henry ispirato, come un grande Champagne millesime. La classe di Zinedine Zidane è immensa (testata a Materazzi a parte), paragonabile solo ai grandi di Bordeaux, ma é il 'ringhio' di Rino Gattuso che ha vinto, autentico e schietto, come lo è un bicchiere di un grande Sangiovese chiantigiano. Le rigorose geometrie di Andrea Pirlo hanno il sapore di una vecchia annata di Barolo, finendo per contrastare con successo l'austera onnipresenza di Patrick Vieira, da giocatore d'altri tempi, come sa essere un vino d'altri tempi un grande Borgogna. Non sono bastati i lampi di Franck Ribéry, in questo molto simile ad un grande Chateauneuf du Pape, contro l'entusiasmo e la freschezza di Fabio Grosso, un vero e proprio Montepulciano d'Abruzzo, capace, come quel vino, di conquistare il successo internazionale a tappe forzate. Da ultimo, Marcello Lippi sapiente condottiero e demiurgo di un gruppo a cui ha saputo trasmettere quella rabbia e quella determinazione, decisive per la vittoria finale. Lo conosciamo come un appassionato estimatore di Brunello di Montalcino, un vino che finisce per assomigliargli in quanto a carattere deciso e per quel tanto di spigolosità che lo fanno uno dei migliori vini al mondo. La vittoria dell'Italia del pallone è stata la vittoria di chi aveva 'piu fame', come ha ricordato lo stesso Lippi, e questa voglia potrebbe essere l'arma segreta anche del mondo del vino italiano, più dinamico e intraprendente di quello francese, spesso troppo arroccato sulle vestigia del proprio glorioso passato. E il successo del calcio azzurro può avere anche una ricaduta diretta su tutto il made in Italy a partire dallo stesso wine & food : non è un ipotesi assurda ipotizzare un incremento d'immagine, ma anche nella vendita dei prodotti enogastronomici italiani, sullo slancio della conquista della Coppa del Mondo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su