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Vino: spending review in Cina, Bordeaux perde 60 mln, -18%. WineNews, tra i preferiti dai dirigenti di Pechino ... E’ spending review anche in Cina dove tra i tanti tagli che la classe dirigente del Partito Comunista di Pechino ha dovuto subire, c’è anche quello agli acquisti dei beni di lusso che hanno influito nel 2013 sul crollo delle esportazioni enoiche di Bordeaux. Lo fa sapere WineNews, nel precisare che le cifre ufficiali del Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux (Civb), parlano di -16% in volume e -18% in valore sul 2012, con una perdita complessiva di 60 milioni di euro. Ciò nonostante, Cina e Hong Kong rappresentano ancora il 23% del mercato per la regione vinicola più importante di Francia, con la Cina che rimane il primo importatore mondiale in volume, secondo in valore solo alla Gran Bretagna. Una frenata, però, che non preoccupa Bernard Farges, direttore del Civb, secondo il quale si tratta di scelte politiche che poco hanno a che vedere con le dinamiche di mercato. Se le esportazioni verso Pechino sono calate, la vendita diretta di Bordeaux ai clienti cinesi ha toccato il 20% del totale. Certo, perdere quote di mercato è sempre preoccupante ma questo riallineamento, secondo il direttore, può portare a lungo termine stabilità. E questo in particolare per una denominazione come il Bordeaux che nel 2013 ha venduto per un valore 4,24 miliardi di euro: l’1,4% in meno del 2012, con un calo sensibile dell’export complessivo (-6% in valore e -2% in volume), ma pur sempre un’economia solida e in salute.

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