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ANSA

Sos api: Unaapi; coltiviamo la morte, stop pesticidi killer. Rapporto Greenpeace, cocktail chimici in polline europeo ... “Stiamo coltivando la morte”. Così Francesco Panella, alla guida degli apicoltori di Unaapi, commenta il rapporto Greenpeace “Api, il bottino avvelenato”, che mette in evidenza la presenza di ben 53 sostanze chimiche diverse in oltre due terzi del polline raccolto dalle api nei campi europei. Lo studio, si legge, descrive una “situazione preoccupante” che confermerebbe i risultati di una recente indagine dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), secondo la quale esisterebbero “vaste lacune conoscitive sulla salute delle api”, tra le quali gli effetti dei “cocktail di pesticidi” cui sono esposti questi fondamentali insetti. Le api, ricorda infatti Greenpeace, svolgono un ruolo enorme per la nostra sicurezza alimentare: un terzo del nostro cibo, inclusa la maggior parte delle piante, dipende dall’impollinazione effettuata dalle api e dagli altri impollinatori naturali, per un valore economico stimato in circa 265 miliardi di euro all’anno. Per questo Panella, che da anni si batte per modificare il modello agricolo esistente, chiede ora di rendere permanente il divieto d’uso di alcuni neonicotinoidi e pesticidi. “Quest’anno - spiega - abbiamo già avuto 10.000 alveari avvelenati Pianura Padana, un grave scenario che non possiamo approfondire perché non troviamo api da studiare. E una questione che in Italia, grazie anche a studi e ricerche, i Ministeri delle Politiche Agricole e della Salute conoscono bene”. In totale, le analisi del rapporto di Greenpeace hanno rilevato la presenza 22 insetticidi/acaricidi, 29 fungicidi e due erbicidi. I residui di almeno uno di questi sono stati identificati in 72 dei 107 campioni di polline. La più ampia gamma di ingredienti attivi rilevati fanno riferimento ai campioni di polline raccolti in Italia, specialmente in prossimità dei vigneti. Lo studio invita dunque ad investire sulla ricerca, puntando sulla sostenibilità ecologica dei sistemi agricoli.

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