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Vino:WineNews; Veuve Cliquot sperimenta la cantina subacquea
La maison lancia il progetto “Cellar in the Sea” nel Mar Baltico ... Anche Veuve Cliquot sceglie le profondità del mare per lasciare invecchiare e affinare le proprie bottiglie. Lo riferisce WineNews, spiegando come la grande maison di Champagne stia sperimentando il processo negli abissi del Mar Baltico con il progetto “Cellar in the Sea”. Lo chef de cave in persona, Dominique Demarville, ha viaggiato fino a Silverskär, nelle Isole Åland, arcipelago della Finlandia, per creare una cantina subacquea, a condizioni ipoteticamente ideali (temperature costante di 4 gradi centigradi e totale assenza di luce). Lo scrigno custodirà, per 50 anni, 100 bottiglie di Veuve Clicquot’s Yellow Label e Demi-Sec, 100 di 2004 Vintage Rosé e 50 magnum di Yellow Label Non-Vintage, assemblate da vini base di due anni più vecchie rispetto alle bottiglie normali. Il progetto, al di là dell’aspetto pubblicitario, ha anche un obiettivo scientifico: nelle cantine di Reims sarà infatti messo a dimora un identico lotto di bottiglie, per valutare le similitudini e le differenze tra i due metodi. Bottiglie da entrambe le cantine saranno assaggiate ogni 2-3 anni, per i prossimi 50 anni, per capire come lo Champagne evolve sottoposto alle diverse condizioni. L’idea, spiega WineNews, è nata dal ritrovamento, 4 anni fa, di 46 bottiglie di Veuve Cliquot sul fondo del Mare Baltico, datate 1840 e ancora perfettamente conservate. La scelta della maison non è però “originale”: prima di Veuve Cliquot, ricorda WineNews, hanno sperimentato tale metodo la cantina ligure Bisson di Pietro Lugano, la griffe di Bordeaux, Chateau Larrivet Haut-Brion della Mira Napa Valley e la maison Roederer.

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