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ANSA

Vendemmia 2014,esperti cauti su previsioni per meteo “pazzo”. WineNews, per enologi produzione abbondante ma tante malattie ... Mai come quest’anno ogni previsione per la prossima vendemmia è prematura, con un’estate che stenta ad arrivare dopo un inverno praticamente inesistente. I più importanti enologi italiani, come fa sapere WineNews, non si sbilanciano visto che i vigneti sono ancora verdi e affinché comincino a ’lavorare’ per i grappoli occorre sole e clima asciutto. Due gli elementi caratterizzanti: carico produttivo più abbondante e una forte pressione delle malattie in vigneto. Secondo Leonardo Valenti, professore di viticoltura all’Università di Milano e consulente di varie aziende, la fioritura è arrivato in ritardo sul 2013 per un vigneto che potrebbe promettere una vendemmia più abbondante delle ultime. Le condizioni meteo dei prossimi due mesi saranno fondamentali e se arriverà un caldo moderato si vendemmierà con un leggero anticipo sul 2013, se invece arriverà un calore sopra le righe servirà ’correre’ come nel 2011. Secondo Roberto Cipresso se nel vigneto la gestione delle malattie è stata affrontata con il giusto rigore e, sperando in condizioni meteo migliori, c’è spazio ancora per una buona vendemmia; sfavoriti saranno comunque i vigneti bio. Per Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, le condizioni meteo sono sfavorevoli ad una bella vendemmia, stessa cosa la pensa Carlo Ferrini, incolpando per lo più le abbondanti piogge che continuano a cadere ma la quantità dell’uva è più abbondante che nel passato e i mesi di agosto e settembre saranno come sempre quelli decisivi. Anche Lorenzo Landi aspetta a pronunciarsi, ma dal punto di vista aromatico le uve non dovrebbero soffrire più di tanto. Annata molto difficile dal punto di vista della gestione delle malattie per Valentino Ciarla, sperando che arrivi un caldo giusto; mentre per Fabio Mecca il problema oggi è la condizione sanitaria del vigneto, sotto attacco continuo di peronospora. Secondo Maurizio Alongi, le malattie nel vigneto ci sono e chi fa biologico avrà una diminuzione della produzione.

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