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ANSA

Vino adulterato: produttori, sotto attacco ma ci difendiamo... Ologrammi e bottiglie incise,difficile tutelarsi in aree lontane ... Vino italiano sotto attacco e i produttori delle grandi “griffe” del vino, vittime del giro di prodotti di bassa qualità adulterano con l’aggiunta di alcol scoperto dal Nas, reagiscono e si difendono: per loro, dicono a www.winenews.it, non è purtroppo una novità e spiegano i sistemi usati per tutelare le loro etichette. “Come Consorzio del Brunello - commenta il presidente della denominazione di Montalcino, Patrizio Cencioni - per difenderci, garantiamo la tracciabilità delle nostre fascette, ed il fatto che ci siano operazioni come questa dimostrano la qualità e la bontà dei controlli. Certo, anche il mercato del vino ha le sue periferie, e lì a volte è difficile arrivare”, aggiunge citando il caso della scoperta di un Brunello prodotto in Messico. “Non è una cosa nuova per noi - dice Carlo Paoli, direttore generale di Tenuta San Guido, dove nasce il Sassicaia - purtroppo, ormai, siamo come Louis Vuitton e Rolex. Certo non è piacevole finire sempre nel mirino della contraffazione, ma è lo scotto da pagare un po’ per tutti i marchi di valore, nella moda come nel vino. Negli anni, comunque, abbiamo messo a punto qualsiasi tipo di strumento per difenderci, dall’incisione in bottiglia all’ologramma in retroetichetta, da cui si può risalire alla storia di ogni singola bottiglia”. “Carabinieri e Gdf - aggiunge - negli ultimi due anni, hanno individuato 12 casi di contraffazione che ci riguardavano, che hanno prodotto 8 condanne”. “Grazie al Nas e alla Direzione distrettuale antimafia di Firenze - dice il presidente del Consorzio del Chianti, Giovanni Busi - per aver impedito l’ennesimo tentativo di danneggiare il nostro mercato falsificando e alterando i nostri prodotti. Un plauso in particolare anche al ristoratore che ha fatto la segnalazione da cui è stato possibile avviare le indagini. Un segnale importante che indica come la ristorazione abbia tutto l’interesse nel proporre vini veri e buoni che rendono il nostro territorio un luogo di eccellenza che tutti abbiamo il dovere di tutelare.

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