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LA CERIMONIA

Anticipatore dei Nobel per ben sei volte, il “Premio Nonino 2022” è tornato alle Distillerie Nonino

La famiglia Nonino ha brindato ai “Centoventicinque Anni in Distillazione” con i vincitori David Almond, Nancy Fraser, Mauro Ceruti e Affido Culturale

Con il “Premio Internazionale Nonino” allo scrittore inglese David Almond, tra i più famosi autori al mondo di letteratura per ragazzi, il “Premio Nonino - Maestri del nostro tempo” a Nancy Fraser, filosofa e teorica femminista statunitense, e Mauro Ceruti, filosofo e politico italiano, e il “Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’oro” all’Affido Culturale, il progetto di contrasto alla povertà educativa minorile, il “Premio Nonino 2022”, dopo due anni di stop per la pandemia, è tornato di scena nei giorni scorsi come da tradizione alle storiche Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto con la cerimonia di premiazione alla presenza dei vincitori. Al “Quarantacinquesimo Anno + Due”, il prestigioso riconoscimento, tra i più importanti e longevi d’Italia, istituito pionieristicamente nel 1975 dalla famiglia Nonino per salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e per la valorizzazione della civiltà contadina, e assegnato alle più importanti personalità in ambito culturale, letterario ed enogastronomico riuscendo ad anticipare per ben sei volte i Premi Nobel, ha segnato anche l’inizio delle celebrazioni per i “Centoventicinque Anni in Distillazione” della storica famiglia Nonino, oggi guidata da Benito e Giannola Nonino, con le figlie Cristina, Elisabetta ed Antonella, e con l’ultima generazione rappresentata da Francesca Bardelli Nonino.
Del resto non potevamo che aspettarci che un’intuizione tanto eccellente da “Nostra Signora della grappa”, come il grande giornalista Gianni Brera, chiamava Giannola Nonino, una vera e propria “rivoluzionaria”, artefice con Benito Nonino della prima grappa in Italia e nel mondo Cru Monovitigno, distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit e dialogando con i maestri Mario Soldati e Luigi Veronelli.
Dalla leader pacifista, esponente del movimento di liberazione degli Indios del Guatemala, Rigoberta Menchù, “Premio Speciale Nonino” nel lontano 1988 e Premio Nobel per la Pace nel 1992, a V.S. Naipaul, tra i maggiori scrittori del Novecento, trinidadiano naturalizzato britannico, “Nonino International Prize” nel 1993 e Premio Nobel per la Letteratura nel 2001; dal poeta svedese Tomas Tranströmer, voce fondamentale del mondo letterario tradotto in 49 lingue, “Premio Internazionale Nonino” nel 2004 e Premio Nobel per la Letteratura nel 2011, a Mo Yan, tra gli scrittori cinesi più conosciuti e tradotti all’estero, “Premio Internazionale Nonino” l’anno successivo, nel 2005, e Premio Nobel per la Letteratura ancora l’anno successivo, nel 2012; da Peter Higgs, il fisico britannico “padre” del bosone che porta il suo nome e che ha rivoluzionato le moderne teorie sulle particelle, “Premio Nonino - Un maestro del nostro tempo” nel 2013 e, lo stesso anno, Premio Nobel per la Fisica, fino al fisico teorico di fama mondiale Giorgio Parisi, “Premio Nonino - Un maestro del nostro tempo” nel 2005 e ultimo italiano a ricevere il Nobel per la Fisica nel 2021: sono le volte in cui il “Premio Nonino” è riuscito ad anticipare le scelte dei Premi Nobel. E David Almond, nel 2010, ha vinto l’“Hans Christian Andersen Award”, il Premio Nobel della letteratura per ragazzi.
E con i vincitori dell’edizione 2022, la famiglia Nonino ha brindato ai “Centoventicinque Anni in Distillazione”, con il “cocktail Speranza” con Grappa Nonino, creato da Salvatore “The Maestro” Calabrese, e con gli chef stellati Antonia Klugmann de L’Argine a Vencò, e Uroš Fakuč del Dam Restaurant di Nova Gorica per “costruire idealmente un ponte tra i popoli al centro dell’Europa” a partire dai piatti della tradizione. Ma ha anche distillato per gli ospiti “Gioiello Nonino”, Distillato di Miele di Castagno 100% italiano, accanto a Riserve come la Grappa Nonino Antica Cuvée Aged 5 Years sotto sigillo direttamente dalla piccola botte, all’Amaro Nonino Quintessentia, e non solo. E il “Premio Nonino” è tornato anche ad Udine e nel suo Castello, in collaborazione con il Comune di Udine, con un “Dialogo” tra Nancy Fraser e Mauro Ceruti, David Almond e il neuroscienziato portoghese Antonio Damasio, presidente della Giuria del Premio, moderati dal giornalista Giancarlo Loquenzi, conduttore della trasmissione di Radio Rai Uno “Zapping”. Giuria che è composta dal poeta siriano Adonis, dall’architetto palestinese Suad Amiry, dallo scrittore irlandese John Banville, dal regista inglese Peter Brook, dall’architetto italiano Luca Cendali, dallo storico francese Emmanuel Le Roy Ladurie, dallo scienziato inglese James Lovelock, dallo scrittore italiano Claudio Magris, dallo scrittore romeno Norman Manea e dal sociologo francese Edgar Morin (tra i più grandi del nostro tempo, che ha voluto al suo fianco la famiglia Nonino nei festeggiamenti per i suoi 100 anni al Palazzo dell’Eliseo, a Parigi, alla presenza del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, nel luglio 2021, ndr).
“Nel 1975 abbiamo istituito il “Premio Nonino” per la valorizzazione della civiltà contadina -racconta la famiglia Nonino, con lo scopo di stimolare, premiare e far ufficialmente riconoscere gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e iniziare l’iter necessario a ottenerne il riconoscimento comunitario e salvare così la biodiversità del territorio. È stato l’inizio di un’avventura straordinaria non soltanto per la nostra azienda, ma anche e soprattutto, credo, per ciascuno di noi. Questo riconoscimento ha dato alla grappa, una volta distillato contadino, oggi raffinato e elegante, la nobiltà di un distillato alla pari dei più importanti distillati del mondo. Per una volta l’anno le Distillerie Nonino diventano una piccola capitale della cultura. Da tutto il mondo arrivano scrittori, drammaturghi, attori, registi, antropologi, scienziati, imprenditori, vignaioli e tanti amici che hanno in comune con la nostra famiglia l’amore per la terra, per le proprie radici, per il rispetto della Natura. È un momento magico e per questo siamo felici di condividerlo, almeno in parte, anche con i molti amici ed estimatori friulani”. E con il mondo intero.

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