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API “AUTOCTONE” E ARNIE INFORMATIZZATE: ECCO LE SPERIMENTAZIONI DELL’ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE PER L’APICOLTURA TRENTINA E ITALIANA. SI CERCA SOLUZIONE ALLA SOPRAVVIVENZA DELLE API NEI MESI INVERNALI

Dalle api “autoctone” alle arnie informatizzate: ecco i due cardini del programma di sperimentazione in apicoltura dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige per risolvere il problema della sopravvivenza invernale delle api. Si punta sul ripopolamento degli apiari trentini con nuove famiglie di api “autoctone”, ovvero sulla selezione e la distribuire di api che risultino ben adattate al territorio, in grado di sopravvivere, resistere alle malattie, produrre miele e impollinare efficacemente nei vari ambienti della provincia. E si sperimenterà anche un prototipo di arnia informatizzata che consentirà di tenere sotto controllo gli apiari per via telematica, con informazioni in tempo reale sulla produttività e la vitalità degli alveari. Tutto questo alla luce della difficile situazione che sta vivendo questo settore. Negli ultimi anni l’apicoltura e l’ape stessa sono in grave pericolo, in tutto il mondo ed anche in Trentino. Il fenomeno è identificato internazionalmente come “declino delle api” . Per questo motivo il Centro Trasferimento Tecnologico di San Michele ha deciso di intensificare il suo impegno avviando una serie di sperimentazioni e attività sul territorio, volte ad individuare i fattori di crisi dell’apicoltura trentina ma anche le possibili strategie per rendere questa importante realtà più efficace, produttiva e qualificata.

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