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APICOLTURA: L’UNIONE EUROPEA APPROVA L’AUMENTO DEL 20% DEI FINANZIAMENTI AL SETTORE. VIA LIBERA AL PROGRAMMA ITALIANO DA 23,4 MILIONI TRA IL 2011-2013, CON I FONDI DI BRUXELLES PER IL BELPAESE CHE PASSANO DA 6,9 A 9,15 MILIONI

L’incremento dei finanziamenti annui al settore apicolo - da 26 a 32 milioni per il prossimo triennio - illustra la preoccupazione della Commissione europea, ed in particolare del Commissario all’agricoltura Ciolos, per “la salute del settore, visto il ruolo fondamentale delle api nel processo di impollinazione”. Da diversi anni ormai - spiegano gli esperti - si osserva una mortalità delle api senza precedenti. Questo fenomeno non solo rende difficile la situazione economica degli apicoltori ma costituisce anche una minaccia per la biodiversità”. Ora come ora quindi, i programmi nazionali sono l’unico strumento disponibile a controbilanciare parzialmente la perdita delle api.

Il contributo europeo va all’integrità del patrimonio apicolo nell’Ue: quasi 14 milioni di alveari, di cui 1,13 milioni in Italia che si posiziona, per numero, al quinto posto in Europa dopo la Spagna, la Grecia, la Francia e la Romania.

Il programma italiano mette l’accento sull’assistenza tecnica, la lotta alla varroasi, il ripopolamento del patrimonio apicolo, la razionalizzazione della transumanza, il sostegno ai laboratori e ai programmi di ricerca applicata. Nel 2011 il comparto avrà a disposizione in Italia 7,7 milioni di euro, di cui 3,06 saranno finanziamenti Ue e i restanti fondi pubblici.

Nel 2012 saranno 7,82 milioni, dei quali 3,05 di fondi Ue; mentre nel 2013 il finanziamento globale salirà a 7,86 milioni di cui 3,036 di fondi comunitari.
Bruxelles ha concluso che “gli Stati membri sono soddisfatti dei vantaggi offerti da questi programmi ed anche le positive conseguenze delle misure finanziate dai programmi nazionali sono ampiamente riconosciute dagli apicoltori”.

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