“AREA MEDIA”, IL NUOVO PROGETTO DI UNIONE ITALIANA VINI PER MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE DELLA QUALITÀ DEL VINO E INFORMARE SULLA SICUREZZA DEL CONSUMATORE

Comunicare in maniera chiara la qualità del vino è sempre più fondamentale per attirare la fiducia di appassionati e clienti, ma per farlo servono le competenze di chi sta da sempre sul mercato, contenuti mirati e specializzati, un maggiore accordo su quali siano gli indicatori oggettivi della qualità, e un sistema accreditato di comunicazione e di informazione a tutela del consumatore, dell’ambiente, delle culture e delle tradizioni: è l’obiettivo dell’Unione Italiana Vini, associazione che da 120 anni è al fianco delle aziende enoiche del Bel Paese, che ha dato vita al nuovo progetto “Area media Uiv”, un sistema complesso e strutturato di attività destinate a sostenere un modello di comunicazione e informazione verso il mondo delle istituzioni, il mercato e tutti gli stakeholder della filiera vitivinicola italiana, per intercettare, con risposte concrete, tutti i loro bisogni e le esigenze per un continuo miglioramento. Il progetto sarà presentato a Vinitaly il 3 aprile: ci saranno Andrea Sartori, presidente Unione Italiana Vini (Uiv), Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, Walter Brunello, presidente di Buonitalia, Francesco Pavanello, direttore generale Unione Italiana Vini (Uiv), Stefano Sala, amministratore delegato Groupm, Bruno Berni, Dinamica srl e Responsabile Gruppo Hachette, il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia.

Tra gli obiettivi del progetto, che avrà il contributo di tutte le “Strategic Business Unit” di Unione Italiana Vini, quello di intercettare i bisogni di aziende e consumatori nei mercati domestici e internazionali; produrre risposte concrete sugli indicatori di performance della qualità; condividere contenuti e obiettivi; comunicare con tutti gli opinion maker; raggiungere il consumatore finale, spesso disorientato, con tutte le informazioni necessarie per un bere consapevole risolvendone il frequente disorientamento.