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ARRIVA IL DECALOGO PER LA CORRETTA ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI, LO LANCIA IL SITO MERENDINEITALIANE.IT. CONSIGLI UTILI, MA ANCHE UN PO’ SCONTATI: SIAMO SICURI CHE QUESTA SIA LA STRADA GIUSTA PER FAR MANGIAR BENE I NOSTRI RAGAZZI?

Che la salute dei nostri figli non possa che occupare una posizione prioritaria, sarebbe persino superfluo dirlo. E, dunque, riveste un ruolo di particolare importanza un’alimentazione sana e corretta. Certamente encomiabile e oggettivamente importante l’impegno di medici nutrizionisti che lavorano per migliorare le condizioni di vita di bambini e ragazzi a partire dal loro modo di alimentarsi. Il rischio generale, però, è quello di una “scientifizzazione” della vita che, quando non tende a iper-regolamentare ogni azione dei singoli, a volte sfiora il piano orbitale del ridicolo. Ci pare che le regole stilate dall’“A-Team” di nutrizionisti su www.merendineitaliane.it non temano di correrne il rischio.

A parte il consiglio di “andare a scuola con un compagno per condividere l’idea dell’impegno che si va ad affrontare” - per cui vien da chiedersi se tutti quelli che “in saecula saeculorum” sono andati a scuola da soli siano per caso divenuti una massa di irresponsabili - gli altri suonano un po’ come “i rimedi della nonna” a certificazione medica. Si va dal “non saltare la colazione” (nonna docet!) al farla mangiando cose buone che mettono di buon umore; dalla raccomandazione di consumare uno spuntino a metà mattinata (l’intervallo scolastico è nato per quello) al pranzare con calma e seduti a tavola per favorire la digestione. Ma soprattutto evitare la sregolatezza alimentare, mangiare con moderazione e, almeno a cena, fare un pasto completo ed equilibrato. Sia detto con rispetto, ma, per paradosso, è un po’ come sentire slogan del tipo “non spararti alla testa: fa male!”.

Forse, anziché continuare a trattare bambini e ragazzi solo come ingenui e sprovveduti, “geneticamente propensi” ad ingozzarsi di grassi e schifezze, non sarebbe più producente fargli scoprire ed apprezzare sapori naturali e genuini, a loro, il più delle volte, sconosciuti? Magari facendogli anche capire, fin da piccoli, il valore ambientale, culturale e “lavorativo” che è dentro ai cibi che consumano, temi verso i quali - è dimostrato - i bambini dimostrano più sensibilità di quanto gli adulti in genere si aspettino.

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