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ARRIVA IL MONITO DEL MINISTRO GALAN: LA LENTEZZA BUROCRATICA NELLE REGIONI DEL SUD-ITALIA OSTACOLA IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SPESA NEI PSR REGIONALI. COSÌ SI RISCHIA DI COMPROMETTERE I FUTURI FINANZIAMENTI COMUNITARI

Coglie l’occasione della pubblicazione del bollettino trimestrale del Ministero delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, per fare il punto della situazione in riferimento ai fondi resi disponibili per i Piani di Sviluppo Rurale (Psr). A fronte di una spesa complessiva, sostenuta dal complesso delle Regioni italiane attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale (Psr), di 2 miliardi e 362 milioni di euro alla data del 31 marzo 2010, il Ministro sottolinea come diverse Regioni siano in grave ritardo per l’impiego dei fondi prefissato nell’obiettivo di spesa di ogni amministrazione regionale. Ritardi che, ancora una volta, sono da individuare nella lentezza delle procedure di attuazione. Ricordando enti come Puglia (che deve ancora impiegare 131 milioni di euro di soli fondi comunitari), Campania (100 milioni), Sicilia (94 milioni) o Calabria (84 milioni), Galan ha espresso preoccupazione il rischio di “disimpegno automatico delle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea”.
Un rischio da considerare, se si pensa che nel 2009, degli oltre 170 milioni di contributi pubblici erogati in Italia a favore dei Psr, ben 77,6 provenivano dai fondi comunitari. “Voglio lanciare un appello alle Regioni affinché utilizzino al più presto, e nel miglior modo possibile, i fondi che sono stati messi a disposizione dei nostri agricoltori dall’Unione Europea e dallo Stato italiano attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale”, ha detto il Ministro. “Si tratta di una straordinaria occasione per migliorare le loro aziende e renderle più competitive, migliorandone la filiera produttiva e le infrastrutture. Purtroppo mi trovo a dover constatare un preoccupante ritardo negli impegni e nelle spese che rischia di far perdere alle Regioni, ma soprattutto agli agricoltori italiani, oltre un miliardo di euro”.
Fortunatamente, il quadro non si presenta totalmente nero. Nei primi mesi 2010, buone performance di spesa sono state realizzate da Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, che hanno impiegato cifre comprese tra i 18 ed i 35 milioni di euro, mentre anche la Campania ha ripreso a muoversi, con l’impiego di 10 milioni al 31 marzo scorso. Segnali importanti, soprattutto considerando la difficoltà congiunturale del momento. “In una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando, è necessario - ha appunto concluso Galan - dare risposte concrete alle numerose richieste presentate dagli imprenditori agricoli che desiderano investire per rilanciare la competitività delle proprie aziende”.
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