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ARRIVA L’IGP PER IL MARRONE DELLA VALLE DI SUSA. L’ITALIA MANTIENE IL SUO PRIMATO EUROPEO

La Commissione Europea ha approvato l’iscrizione del “Marrone della Valle di Susa” Igp, nel registro delle denominazioni protette, il cui regolamento sarà pubblicato, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

La denominazione “Marrone della Valle di Susa” indica il frutto ottenuto da cinque ecotipi locali correntemente indicati con il nome del comune di provenienza: Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant’Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo.

La zona di produzione comprende l’intero territorio dei seguenti comuni in provincia di Torino: Almese, Avigliana, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiomonte, Chiusa San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Novalesa, Rubiana, Salbertrand, San Didero, San Giorio di Susa, Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Antonino di Susa, Susa, Vaie, Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo.

Si caratterizza per il colore e la croccantezza della polpa, per il sapore dolce e profumato e per la pezzatura medio grossa: elementi che lo hanno reso un prodotto molto apprezzato sul mercato sia interno che estero.

Nella Valle di Susa la coltivazione dei castagneti da frutto ha inizio fin dal 1200, riscoprendo il castagno da allora in poi un ruolo fondamentale nell’economia locale perché la raccolta delle castagne garantiva un lavoro alquanto remunerativo ed assicurava una fonte alimentare insostituibile.

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