Dopo i “bicchieri” o i “grappoli” per il vino, le “stelle” per gli alberghi, le “foglie di vite” per le cantine, arrivano le “Gocce d’oro” per valutare i migliori mieli italiani. L’idea è dell’Osservatorio
Nazionale del Miele, che attribuirà, per la prima volta, questo riconoscimento il 20 settembre alla Fiera del Miele a Castel S.Pietro (Bologna). La valutazione dei mieli partecipanti al concorso e l’attribuzione delle “Gocce d'oro” verrà effettuata da una giuria
di assaggiatori professionisti iscritti all'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele, dopo un attento esame. I mieli, rigorosamente vergini integrali e di produzione nazionale, saranno sottoposti ad analisi per valutare le caratteristiche fisico-chimiche (per verificare se il miele non sia alterato o abbia subito riscaldamenti eccessivi), l' origine botanica e geografica del miele, e le caratteristiche organolettiche (consistenza, odore, sapore). Una “Goccia d’ oro” andrà ai mieli che avranno soddisfatto gli standard qualitativi minimi e comunque privi di difetti. Due “Gocce d'oro” andranno a tutti i mieli che per qualità, purezza e caratteristiche organolettiche risulteranno di qualità eccellente. Le tre “Gocce d' oro” verranno assegnate esclusivamente ai mieli che, oltre ad essere perfetti dal punto di vista qualitativo, si distingueranno per aver raggiunto il punteggio pieno all’esame organolettico.
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