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Arrivano le api anti-terrorismo. Questi insetti, infatti, opportunamente addestrati, sono in grado di rilevare la presenza di sostanze esplosive per sventare attentati terroristici. A confermarlo alcune sperimentazioni inglesi e americane

Una manciata di api potrebbero collaborare alla sicurezza del Paese, grazie al loro infallibile olfatto. Questi insetti opportunamente addestrati, sono in grado di rilevare la presenza di sostanze esplosive per sventare attentati terroristici. A confermarlo sono alcune sperimentazioni condotte con successo negli ultimi anni da Usa e Gran Bretagna che hanno dimostrato come uno sciame possa essere convertito da api “da fiori” ad api “da esplosivi”, sfruttando le loro capacità per misurazioni ambientali come l’inquinamento.
“Anche l’Italia è pronta a fare lo stesso addestrando insieme alle forze dell’ordine un esercito di api “poliziotte””, come spiega Marino Quaranta, ricercatore Crea Agrobiologia di Firenze. Un progetto simile infatti era stato finanziato qualche anno fa dal Ministero delle Politiche Agricole condotto dall’Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura nel Crea di Bologna che, non a caso, si chiamava “Apiboom”.
“La varietà di api utilizzate per questo obiettivo sono le mellifere - spiega Quaranta - ottimi sensori di esplosivi e impiegabili in missioni di ricognizione presso aeroporti, porti, campi minati e possibili obiettivi di attentati terroristici”.

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