ASTA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO DI TOSCANA IL 1 NOVEMBRE NEL CASTELLO MEDICEO DI CAFAGGIOLO NEL CUORE DEL MUGELLO. TANTI VIP E DEGUSTAZIONI DI VINI CULT

Sarà di sicuro il grande evento d’autunno: si tratta dell’Asta internazionale del tartufo di Toscana in calendario il 1 novembre nel Castello Mediceo di Cafaggiolo, nel cuore del Mugello, momento di massima valorizzazione del tartufo nella storia della cucina toscana e, attraverso questo prezioso prodotto, di tutta la produzione enogastronomica di qualità della regione. L’asta, la prima del genere in Toscana, nasce con il patrocinio di tutte le istituzioni della Toscana.

I battitori metteranno al bando un’accurata selezione di tartufi di Toscana, con carature di grande valore: tutto questo dalla sala principale del Castello di Cafaggiolo, in collegamento diretto via satellite con gli Stati Uniti, con il ristorante “Le Cirque” di Sirio Maccioni a New York e con il ristorante “Valentino” di Piero Selvaggio a Los Angeles, dove ci si potrà contendere, con le altre sedi, l’acquisto dei tartufi più preziosi. Tanti i vip italiano e stranieri che hanno già dato l’ok per l’evento (e che potranno prender parte all’asta contemporaneamente dalla sede di Cafaggiolo e da quella di New York e Los Angeles).

Nel Castello di Cafaggiolo, con la soddisfazione di Beppe Bigazzi, chairman dell’evento, saranno organizzate degustazioni di vini “cult”, come il Brunello di Montalcino e Chianti Classico di prestigiose “griffes” toscane (Biondi Santi, Castello di Fonterutoli, Consorzio del Brunello di Montalcino, Badia a Coltibuono, Castello d’Albola, Castello Banfi, Fattoria dei Barbi …), dei migliori oli extravergine di oliva e di prodotti gastronomici di sublime qualità (che saranno presentati in versi da Dario Cecchini, settima generazione di macellai e poeta di Panzano in Chianti: Lardo di Colonnata, maiale di cinta senese, agnello di Zeri, fagioli zolfini, zafferano saranno a disposizione dei convenuti a far da degno corollario al Tartufo di Toscana).

Il ricavato dell’asta sarà devoluto in beneficienza all’Ospedale Meyer di Firenze, per le malattie rare dei bambini, e alla Fundacion Misionera “Maria de la Esperanza”, per l’aiuto ai bambini poveri dell’Argentina.