E’ una quotazione da record: per un tartufo toscano (area di provenienza San Miniato) del peso di 410 grammi, abbinato ad una 5 litri di Chianti Classico del Castello di Fonterutoli, una delle griffes più famose del Chianti Classico, sono stati pagati oltre oceano ben 35.000 dollari. Ad aggiudicarsi il prezioso tartufo all’asta internazionale è stato un magnate americano che ha partecipato all’asta in collegamento via satellite dal “Valentino” di Piero Selvaggio, a Los Angeles, famoso ristorante, frequentatissimo dai vip. Complessivamente, l’asta, organizzata da Giselle Oberti (il chairman è stato il bravo e famoso enogastronomo Beppe Bigazzi), nel Castello mediceo di Cafaggiolo, a Barberino di Muggello, ma in collegamento oltre con il “Valentino” di Los Angeles e con il ristorante “Le Cirque” di Sirio Maccioni a New York, ha fruttato oltre 100.000 dollari. E’ uno dei risultati più importanti mai registrati fino ad oggi: il ricavato dell’asta sarà devoluto in beneficenza all’Ospedale Mayer di Firenze per le malattie rare dei bambini e alla fondazione “Chances Children”, della quale è presidente la duchessa di York, Sarah Ferguson.
L’asta ha segnato il riscatto del ruolo e dell’importanza del famoso tubero toscano (anche se il 2003 sarà però ricordata come un’annata magra per il tartufo), regione dove può vantare una delle più cospicue e diversificate produzioni: in Toscana ci sono tartufi, di diversa tipologia, per tutto l’anno.
Oltre alle degustazioni organizzate nelle tante bellissime sale del Castello, le più rinomate aziende vinicole toscane (da Biondi Santi a Castello Banfi, dal Castello di Fonterutoli al Consorzio del Brunello di Montalcino, dal Castello d’Albola di Gianni Zonin al Podere Forte, da Antinori alla Fattoria dei Barbi) hanno regalato, per ogni tartufo acquistato, bottiglie d’annata e super-magnum. Hanno partecipato all’evento cult (seguito da tutti i mass-media del mondo) anche i produttori del Consorzio per la tutela dell’olio toscano, uno dei migliori oli extravergine di oliva, e non sono mancate altre rinomate prelibatezze regionali come il lardo di Colonnata, il prosciutto del Casentino, il maiale di cinta senese, l’agnello di Zeri, i fagioli zolfini, e lo zafferano della Val d’Orcia.
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