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Auguri al Sigaro Toscano: sono passati 200 anni dall’acquazzone del 1815 che, in modo del tutto fortuito, fece nascere a Firenze uno prodotti storici della manifattura italiana. Stefano Accorsi spegne le candeline e nasce il “Toscano Originale 1815”

Auguri, bicentenari, al Sigaro Toscano: sono passati 200 anni dall’acquazzone estivo del 1815 che, in modo del tutto fortuito, bagnando il raccolto di foglie di tabacco lasciate ad essiccare al sole, fece nascere a Firenze uno prodotti storici della manifattura italiana. Gli artigiani della Manifattura Tabacchi non si persero d’animo, e decisero di utilizzare quella partita di tabacco “inzuppato” per produrre sigari economici da vendere al popolo fiorentino. Non potevano saperlo, ma l’acqua aveva fatto fermentare il tabacco dandogli un gusto del tutto nuovo, eccezionale e unico, che subito incontrò i favori del pubblico, indipendentemente dall‘estrazione sociale. A spegnere le candeline, con lo storico marchio Manifatture Sigaro Toscano del Gruppo Industriale Maccaferri, ieri a Villa Aurelia a Roma, Stefano Accorsi, protagonista di un reading su testi di Marco Baliani dedicato al sigaro italiano, e lo chef stellato Cristiano Tomei, ai fornelli, con ospiti come il top manager Luca Cordero di Montezemolo e il Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. E, per festeggiare, nasce il “Toscano Originale 1815”, in limited edition (da una selezione premium di tabacchi Kentucky, accuratamente stagionati in botti di rovere per 4 anni, ed una cura a fuoco di 30 giorni con legna di noce e quercia ) e che completa un trittico, assieme a Garibaldi Il Grande e Toscanello Granducato.

Info: www.manifatturesigarotoscano.it

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