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AVIARIA - COLDIRETTI: OK A LEGGE SALVA POLLO, MADE IN ITALY E AMBIENTE

“Il consenso generale sui contenuti del provvedimento dimostra l'obiettiva importanza delle norme e la gravità di una situazione che è stata affrontata con responsabilità dalle Istituzioni per rendere operativi interventi rilevanti e urgenti per consumatori e per i nostri imprenditori che per molti giorni in migliaia hanno “presidiato” con successo i lavori”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni al termine della manifestazione organizzata con centinaia di allevatori e agricoltori che hanno festeggiato con l’offerta di pollo arrosto e mimose Made in Italy il successo nel sostenere, dopo il rinvio alle Camere da parte del Capo dello Stato, la definitiva approvazione del provvedimento “salva pollo italiano”.
Un provvedimento - sottolinea la Coldiretti - che contiene anche misure per ridurre lo smog nelle città con l’obbligo di utilizzare biocarburanti, derivanti dalle coltivazioni nazionali; la lotta alla contraffazione e alle frodi con l’obbligo di etichettatura di origine per il miele, e il divieto per i pubblici esercizi di proporre al consumo olio di oliva in contenitori non etichettati; l’occupazione nei campi con la riduzione del costo del lavoro e la sospensione degli aumenti automatici per oltre duecentomila imprese agricole italiane che assumono. Per affrontare la crisi di mercato determinata dall'influenza aviaria, che è causa di perdite per 5 milioni di euro al giorno, è stato stanziato un fondo di 100 milioni di euro destinati a interventi per il salvataggio e la ristrutturazione, indennità per il fermo produttivo e il mancato reddito dovuto al blocco della movimentazione e la sospensione dei versamenti previdenziali, tributari e creditizi fino al 31 ottobre 2006, nonché la possibilità di concedere mutui per la riconversione e la ristrutturazione.
Certamente la parte più innovativa del provvedimento - sostiene la Coldiretti - è la rivoluzione prevista per i serbatoi di tutte le auto circolanti in Italia a diesel o a benzina dove ci sarà almeno l'uno per cento di biocarburanti derivanti dalle coltivazioni agricole che contribuiscono allo sviluppo delle energie pulite contro il caro petrolio e l' inflazione e per l'abbattimento dello smog nelle città. La rivoluzione nel serbatoio - sottolinea la Coldiretti - è prevista dal primo luglio 2006 che è il termine fissato per far scattare per tutti l'obbligo di immettere biocarburanti di origine agricola (biodiesel o bietanolo) in misura pari all'1 per cento dei carburanti in vendita, sia diesel sia benzina. Tale percentuale deve essere incrementata di un ulteriore punto percentuale all'anno, fino al 2010.
I biocarburanti derivano dalle coltivazioni agricole che l'agricoltura italiana produce in abbondanza e in particolare il bioetanolo - spiega la Coldiretti - viene prodotto tramite processi di fermentazione e distillazione di materiali zuccherini, amidacei o sottoprodotti come cereali, barbabietola da zucchero e prodotti della distillazione del vino, mentre il biodiesel deriva dall'esterificazione degli oli vegetali ottenuti da colture come il colza e il girasole.
Con il biodiesel - sottolinea la Coldiretti - è possibile ridurre dell'80 per cento le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50 quelli di particolato e polveri sottili mentre con il bioetanolo si riducono le emissioni di idrocarburi aromatici come il benzene del 50 per cento e di oltre il 70 per cento l'anidride solforosa, mentre cali più contenuti si hanno anche per il particolato e per le polveri sottili. Il decreto agricoltura contiene anche interventi a beneficio delle imprese agricole che assumono manodopera. La parte relativa alla regolarizzazione dei contributi previdenziali pregressi e stata rivista su sollecitazione del Capo dello Stato con l’istituzione di una Commissione di studio sulla possibilità di estinguere i debiti pregressi compresi quelli cartolarizzati e vengono in ogni caso sospese le procedure di riscossione fino al 31 luglio 2006.
Ma di rilievo sono anche la riduzione del costo del lavoro, la sospensione degli aumenti automatici e - continua la Coldiretti - il pagamento dei contributi sul salario reale e non più "virtuale" e la semplificazione attraverso l'invio a un unico ente delle comunicazioni di assunzione. Nel provvedimento - sottolinea la Coldiretti - vengono ampliate le competenze dell' Alto Commissario per la lotta alla contraffazione che andrà ad operare anche nel settore agroalimentare. Continua alla pagina seguente Ponendo termine alle difficoltà interpretative sollevate, anche pretestuosamente, sulla vendita diretta dei prodotti da parte degli imprenditori agricoli, il provvedimento stabilisce che non è richiesta la comunicazione di inizio attività per la vendita esercitata su superfici all'aperto tanto nell'ambito dell'azienda di produzione quanto su altre aree private di cui gli imprenditori agricoli abbiano la disponibilità. Una norma di semplificazione che - sostiene la Coldiretti - nel favorire il rapporto diretto tra agricoltori e consumatori è fondamentale nel combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e l'inflazione.
Il decreto legge stabilisce - afferma la Coldiretti - le modalità di definizione del piano per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera e dei progetti di riconversione relativi ai singoli impianti industriali nei quali cesserà la produzione dello zucchero. Le competenze vengono concentrate in un comitato interministeriale e presso l'Agea viene istituito un fondo unitario nel quale confluiscono le risorse assegnate dall'Unione Europea e i finanziamenti statali per il risanamento del settore con una dotazione aggiuntiva fissata per il 2006 in 65,8 milioni di euro.
Nell'ottica di favorire una corretta informazione al consumatore finale in ordine all'origine dei prodotti agroalimentari, le nuove norme prevedono che l'etichettatura del miele debba contenere l'indicazione del Paese o dei Paesi di origine in cui è stato raccolto, mentre al fine di prevenire le frodi nel commercio dell'olio di oliva, è stato introdotto il divieto per i pubblici esercizi di proporre al consumo, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, olio di oliva in contenitori non etichettati conformemente alla normativa vigente con sanzioni amministrative pecuniarie da euro mille a euro tremila.
Il provvedimento dispone inoltre - continua la Coldiretti - che la copertura delle polizze assicurative relative alla produzione zootecnica sottoscritte in base alla nuova disciplina di cui al d.lgs. n. 102 del 2004, che ha riformato tra l'altro il Fondo di solidarietà nazionale, è da intendersi comprensiva dei costi di smaltimento dei capi di bestiame morti per qualsiasi causa. In materia di quote latte, esclusivamente per il periodo di commercializzazione 2005-2006, viene differito al 31 luglio il termine entro il quale gli acquirenti - fermo restando l'obbligo della relativa trattenuta mensile - devono versare gli importi del prelievo supplementare. Il provvedimento riconosce la possibilità agli imprenditori agricoli di offrire a garanzia dell'adempimento dei debiti contratti nell'esercizio dell'impresa la costituzione in pegno dei diritti all'aiuto di politica agricola comunitaria di cui essi siano titolari, come risultanti dal registro dei titoli istituito da Agea.
Con l'intento di superare le controversie sorte tra soccidanti e soccidari in merito all'attribuzione dei diritti all'aiuto in base alla regolamentazione comunitaria di riforma della PAC (Reg. (CE) 1782/2003), si stabilisce - conclude la Coldiretti - che, ove non diversamente disposto, i diritti all'aiuto spettanti in ipotesi di contratti di soccida siano ripartiti da AGEA in parti uguali tra il soccidante ed il soccidario.

La psicosi riduce i consumi, e mette a rischio il pollo made in Italy
• Le perdite stimate per il settore a causa del calo dei consumi aumentano di quasi 5 milioni di euro al giorno e hanno ormai abbondantemente superato mezzo miliardo di euro.
• Sono già stati persi trentamila posti di lavoro.
• I prezzi rimangono bassi non remunerativi per gli allevatori. Sul mercato avicunicolo di Forlì la settimana si è aperta con prezzi massimi all’origine per i polli pesanti allevati a terra di 67 centesimi al chilo e per quelli leggeri di 61 centesimi al chilo.
• Il pollo è normalmente presente nei menu di otto italiani su dieci è rappresenta il tipo di carne con il primato della convenienza economica nel garantire un apporto proteico adeguato.
• Sono aumentate del 9 per cento le esportazioni nazionali di polli Made in Italy nel mondo rispetto all'anno precedente, nel mese di novembre successivo all'introduzione dell'etichetta Made in Italy per fronteggiare lo scoppio dell'emergenza in Europa, dopo il primo caso individuato in Romania. Una dimostrazione del fatto che la produzione nazionale riscuote grande fiducia all'estero.
• Nel comparto operano 6000 allevamenti, 173 macelli, 517 imprese di prima e seconda lavorazione che danno complessivamente lavoro a 180 mila addetti per una produzione di 1,13 milioni di tonnellate di carne ampiamente superiore ai consumi interni e un fatturato complessivo di 3,5 miliardi di euro. Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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