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AZZURRI SENZA PROSCIUTTO, BRESAOLA E PARMIGIANO? È UNO STOP, MA NON DI PETTO ... PIUTTOSTO UN FERMO IN DOGANA: BLOCCATE A RIO, PER QUESTIONI BUROCRATICHE, LE SCORTE DI CIBO DELLA NAZIONALE ITALIANA SPEDITE DALLA FEDERCALCIO PER LA CONFEDERATIONS CUP

Azzurri senza prosciutto (crudo e cotto), bresaola e parmigiano? È uno stop, ma non di petto, piuttosto un fermo in dogana. È successo, infatti, che parte delle derrate alimentari che la Federcalcio aveva spedito in Brasile per i giocatori della Nazionale di calcio per la Confederations Cup è bloccata da ieri alla dogana dell’aeroporto Tom Jobim di Rio per questioni burocratiche, in base alla legislazione locale.

Servono, infatti, dei permessi particolari riguardo al tipo di stagionatura consentita, e visto che questa merce ne è priva, e che la legge brasiliana in questo caso è molto poco flessibile, prosciutti e forme di parmigiano sono stati messi in stand by. Nessun problema, invece, per i quasi 100 litri d’olio extravergine d’oliva, così come per i 2 quintali di pasta portati da Roma, le bottiglie di vino e le scorte di pomodori pelati. La diplomazia è al lavoro per risolvere questo caso, intanto un supermercato del quartiere di Ipanema, celebre per avere una grande quantità di prodotti alimentari italiani dei più noti marchi, si sarebbe già offerto di venire in soccorso, se necessario, della Figc. Il problema è che ha scorte limitate mentre invece la Confederations Cup deve ancora cominciare e per l’Italia durerà, come minimo, fino al 22 giugno quando gli azzurri affronteranno il Brasile a Salvador.

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