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IL VINO IN TV

“B.E.V.I. - L’Arte del Vinificare”, su Sky Arte, fa tappa in Sicilia, con Firriato e Donnafugata

Dopo Franciacorta (Cà del Bosco), Langhe (Ceretto) e Conegliano Valdobbiadene (Masottina), prosegue il viaggio nel bello e nel buono del vino

La bellezza delle architetture del vino, che in Sicilia ha radici quasi ancestrali, e la sostenibilità, di cui l’Isola, con tante sue cantine di eccellenza, è pioniera: c’è tutto questo al centro del terzo episodio di “B.E.V.I. - L’Arte del Vinificare”, il format dedicato la vino in onda su Sky Arte, che dopo aver debuttato con successo con il focus sulla Franciacorta e sulla griffe Cà del Bosco, e poi sull’architettura del vino tra Piemonte e Veneto, tra Langhe e Conegliano Valdobbiadene, e realtà come Ceretto e Masottina, stasera alle ore 20:40 (canali 120 e 400 di Sky, anche on demand), manda in onda la Sicilia con due realtà di primissimo piano, Firriato e Donnafugata. In particolare, si parlerà di Etna, ripercorrendo, con la guida di Federico Lombardo di Monte Iato, “l’esplorazione del versante nord del vulcano che ha condotto Firriato, all’inizio degli anni ’90, a mettere radici profonde nelle diverse contrade in cui si trovano vigneti e cantina di vinificazione, alla straordinaria scoperta di un unicum nel panorama vitivinicolo in Italia, riconosciuto anche dalle grandi firme della critica enologica internazionale. una storia di viticoltura di alta montagna, condotta sul più grande vulcano attivo d’Europa. Un racconto di scoperta e di meraviglia che vede la natura in equilibrio con l’uomo, definire il paesaggio, tra sciare laviche, vigneti, muretti a secco e boschi, creando un habitat di biodiversità straordinario, dove la coltivazione della vite si perde nella notte dei tempi”, spiega una nota.
“L’Etna, un’arte prodotta dalla natura che con la sua straordinaria energia interiore riesce sempre a regalarti qualcosa’ sottolinea Federico Lombardo di Monte Iato, il quale riesce proficuamente a coniugare la sua attività in azienda con la passione per la fotografia notturna e le passeggiate ad alta quota. Un panorama mitico rintracciabile - forse - in una descrizione omerica in cui cielo e terra si avvolgono senza soluzione di continuità all’ombra del vulcano”.
“Cavanera 1882” - questa l’iscrizione che svetta sul cancello di un tesoro protetto e curato come un giardino delle meraviglie: un vigneto prefillossera con piante anche di 150 anni di vita. Vere e proprie sculture vegetali, espressione di un tradizionale sistema di allevamento della vite, ad alberello, oltreché simbolo di una straordinaria capacità di resilienza a grandi eventi distruttivi, come fu quello della fillossera. Da qui l’idea di infondere l’anima enologica più pregiata del vulcano in bottiglia, una sorta di sigillo che Firriato ha voluto denominare “Signum Aetnae”, eccellenza di una storia secolare finalmente riscoperta e che costituisce il cuore della narrazione televisiva proposta dall’autrice Chiara Panzieri che, ne ha colto integralmente il valore e l’unicità di questo territorio così particolare e distintivo”. Ma nella puntata ci sarà anche grande attenzione anche per i temi della sostenibilità ambientale. Firriato è stato infatti uno dei primi grandi brand siciliani a convertire tutta la sua produzione in agricoltura biologica certificata, intraprendendo - nel 2007 - il processo di Carbon Neutrality attraverso un attento e continuo calcolo delle emissioni. Tanto che oggi, nel 2021, ha ottenuto il Sustainable Viticulture Award, il podio più alto del Gambero Rosso in ambito vitivinicolo, divenendo la prima cantina certificata in Italia ad impatto zero.
Ma, come detto, tra le cantine protagoniste, a raccontare il buono che si unisce al bello, l’agricoltura che si mescola con la creatività, ci sarà anche l’esperienza di Donnafugata per scoprire, attraverso le parole di Josè ed Antonio Rallo, la storia dell’azienda, nota per le sue piccole produzioni di pregio e per il suo legame indissolubile con l’ arte, tratto distintivo delle etichette d’autore Donnafugata.
Ennesima tappa di un viaggio nel vino, che WineNews ha già presentato, che poi andrà in Irpinia, tra vino e design, con Feudi di San Gregorio, e ancora nell’Alto Adige tra natura e cantine d’autore con Alois Lageder e Tramin, e ancora nella Sardegna del’antico Madrolisai, nella Puglia del Primitivo e del Susumaniello con la famiglia Rubino ed in produttori di Manduria, toccando ovviamente la Toscana della nobiltà del vino, tra il Castello di Montepò in Maremma, della famiglia Biondi Santi, a quello di Fonterutoli, icona del Chianti Classico e del Rinascimento, della famiglia Mazzei, raccontando poi il rapporto tra donne, vino ed arte in Umbria, con la case history di Lungarotti e del Museo del Vino (Muvit) e dell’Olivo e dell’Olio (Moo), tra i più importanti al mondo, finendo con un excursus tra “Le Cantine, le nuove cattedrali”, che sottolineerà soprattutto il valore architettonico ed artistico delle cantine protagoniste di questa prima stagione.

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