Diffusi in maniera importante nella lunga finestra pandemica, i dehors, spazi utilizzati da bar e ristoranti in zone pubbliche per favorire il distanziamento fisico nel periodo di obbligo del Green Pass, non finiranno nel dimenticatoio e sono destinati ad avere un futuro. Un primo passo è arrivato infatti con la proroga fino a giugno delle semplificazioni normative per l’allestimento. Fipe/Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici Esercizi, attraverso il dg Roberto Calugi ha accolto positivamente l’apertura del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, all’approvazione in sede parlamentare degli emendamenti alla manovra volti a prorogare il regime autorizzativo semplificato per i bar e ristoranti che desiderano allestire uno spazio esterno temporaneo.
“La proroga fino a giugno delle semplificazioni normative per l’allestimento dei dehors - ha detto Calugi - è un’ottima notizia ed è l’occasione per sviluppare una nuova armonia tra cultura e impresa nei centri storici delle nostre città. L’obiettivo comune deve essere quello di consentire uno sviluppo ordinato delle attività commerciali, riqualificando al tempo stesso gli spazi urbani e valorizzando il patrimonio architettonico, artistico e monumentale del Paese”. Calugi ha aggiunto che “si tratta di un intervento che richiediamo da mesi perché siamo convinti che i dehors, se ben allestiti, possano costituire un valore aggiunto per le imprese della ristorazione, ma anche un elemento qualificante per gli spazi urbani. Un giudizio condiviso dai cittadini. Secondo un’indagine condotta da Fipe-Confcommercio a fine 2021, i dehors suscitano emozioni positive nel 70% dei cittadini, che li ritengono funzionali per sviluppare convivialità in aree dove prima non c’era nulla e che spesso migliorano gli ambienti, rendendoli più armoniosi”.
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