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LA TAVOLA DEL SANTO PADRE

Barbera d’Asti, Grignolino e Moscato d’Asti: ecco i “vini per il Papa” nel viaggio in Monferrato

Serviti in Vescovado ad Asti con la torta di compleanno della cugina, arriveranno anche a Roma per formare una cantinetta “astigiana” in Vaticano

Dalla Barbera d’Asti Docg al Grignolino d’Asti Doc e al Moscato d’Asti Docg, ma anche uno Chardonnay Doc e un Metodo Classico Brut: ecco “Il vino per il Papa”, un’accurata selezione delle migliori Denominazioni del Monferrato, curata dal sommelier dell’EnotecAmica Paolo Noto - come un “Sante Lancerio” del nuovo millennio, rievocando il bottigliere di Papa Paolo III Farnese (1534-1549) - con le etichette del Mercato Contadino di Campagna Amica - Coldiretti di Asti, servite a Papa Francesco, ieri in Vescovado ad Asti, dove la cugina Carla Rabezzana ha festeggiato il compleanno dei suoi 90 anni.
Una risposta concreta, tra le altre, al bisogno di “ritrovare i sapori delle radici”, espressione pronunciata dal Pontefice in Cattedrale, che racchiude in sé un significato più profondo da ricercarsi nel piacere di riassaporare i ricordi delle sue origini, fatti di persone, di tradizioni e, perché no, anche di quella cultura contadina strettamente interconnessa alla terra astigiana e ai suoi frutti migliori, dove affondano le radici della famiglia Bergoglio. Con i vini che accompagneranno il Papa anche al Vaticano, dove il Pontefice potrà disporre di una piccola cantinetta “astigiana”.
“È buonissima”: così ha esclamato Papa Francesco assaggiando la maxi torta preparata dagli studenti dell’Afp-Agenzia di Formazione Professionale Colline Astigiane di Agliano Terme nel compleanno della cugina del Pontefice in Vescovado, e che a sua volta quest’anno compie 50 anni formando dal 1972 professionisti della ristorazione e nel campo alberghiero, e nel 1993 aveva cucinato anche per Papa Wojtyla in visita nel Monferrato. La ricetta è stata elaborata in esclusiva per l’occasione, e ha impegnato per giorni allievi e insegnanti del Corso di cucina - sette strati, con alternati i gusti cioccolato, crema chantilly e nocciola - come hanno raccontato al Pontefice gli stessi giovani allievi, accompagnati dagli chef Gino Minacapilli e Ivan Cussotti, e dai maître di sala Luca Icardi e Franco Mo. E in segno di riconoscenza, il Santo Padre ha firmato, solo con il suo nome, il progetto-disegno della grande torta.

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