La decisione, presa di fatto da Francia e Germania, di far prorogare le sanzioni dell’Unione Europea alla Russia, non deve lasciare l’Italia passiva e acritica: il danno complessivo dovuto al calo di export agroalimentare italiano verso la Federazione Russa ha, infatti, raggiunto ormai quasi un miliardo di euro, ed ancora più gravi sono le conseguenze strutturali sul nostro export derivanti dal conseguente proliferare sul mercato russo di prodotti italian sounding. A dirlo, Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, e Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare che, senza voler entrare nel merito di questioni politiche, chiedono di non accettare passivamente la decisione di altri sul rinnovo di sanzioni il cui prezzo viene pagato dall’Italia ed in particolare dal settore agroalimentare made in Italy.
In un momento in cui il mercato russo sta tornando a crescere e ci sono grandi opportunità nel settore agroalimentare, serve un deciso cambio di rotta nelle relazioni economiche tra Unione Europea e Russia sulle quali deve intervenire con decisione il Governo.
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