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BASTA DIETE FERREE PER I NONNI: UN REGIME ALIMENTARE EQUILIBRATO HA POCHI EFFETTI SUGLI OVER 75, CHE NON TRAGGONO BENEFICI RILEVANTI DA UNA DIETA IPOCALORICA. COSÌ LA RICERCA MADE IN USA DELLA PENN STATE UNIVERSITY E DEL GEISINGER HEALTHCARE SYSTEM

Diete ferree per i nonni? Meglio di no, perché gli effetti di un regime alimentare sano ed equilibrato faticano a manifestarsi in persone sopra i 75 anni di età, che non traggono benefici così rilevanti dall’adozione di un regime alimentare restrittivo e ipocalorico, a base di pochi zuccheri e grassi ridotti. Parola della nuova ricerca made in Usa della Penn State University e del Geisinger Healthcare System, pubblicata sul “Journal of Nutrition Health & Aging”.

“Tendiamo a pensare alle persone anziane come ad individui fragili e minuti ma nella maggior parte dei casi si tratta ormai di un’idea obsoleta - spiega Gordon Jensen, autore della ricerca - e attualmente invece circa il 30% delle persone anziane in Usa può essere sovrappeso ed entro il 2030 si pensa che un ulteriore 30% sarà addirittura obeso. Sappiamo che una dieta carica di zuccheri e grassi - sottolinea Jensen - può portare all’insorgenza di numerose malattie e di condizioni mediche avverse lungo il corso della vita, ma fino a ora gli effetti di una dieta sana ed equilibrata sulle persone over 75 non sono stati rilevati. Anzi i nostri risultati dimostrano che un regime ipocalorico sopra i settantacinque anni di età non produce benefici evidenti sulla salute delle persone”.

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