Il sugo non lo prepara più la mamma, che, ancora meno, è disposta a darsi da fare per salse, intingoli o qualunque genere di condimento, anche il più semplice. I produttori di salse e ragù pronti in 5 anni sono aumentati del 127,5%. Così come si sono decuplicate (+154,9%) rosticcerie, friggitorie, gastronomi, take away. Sono dati della Camera di Commercio di Milano che è andata a guardare cosa bolle nelle pentole degli italiani.
I profumi sono buoni, ma non hanno più nulla del sapore casalingo di una volta. L'industria alimentare, nel terzo trimestre 2005, ha segnato una crescita del +17,9% rispetto allo stesso periodo nel 2000, portandosi da 84.523 a 99.644 imprese attive nel settore.
Le regioni più golose sono la Sicilia (10.996 imprese attive nel 2005, l'11% del totale nazionale, +14,1% la crescita dal 2000), la Lombardia (10.872, 10,9%, +18,9%), la Campania (10.494, 10,5%, +15%), l'Emilia-Romagna (9.074, 9,1%, +10,1%) e la Puglia (7.556, 7,6%, +22,5%).
Ma in crescita ci sono soprattutto i produttori industriali di condimenti e salse pronte (che passano da 109 nel 2000 a 248 nel 2005, +127,5%), così come aumenta del +154,9% la produzione senza somministrazione di prodotti alimentari come i cibi preparati (gastronomie, friggitorie, rosticcerie, take away) e quelli precotti (surgelati, in scatola o comunque conservati).
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