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BEDONI (COLDIRETTI): L'AGROALIMENTARE E' AMBASCIATORE DEL "MADE IN ITALY"

"La produzione alimentare nazionale é, insieme alla moda e all'arredamento, l'ambasciatrice nel mondo della cultura, delle tradizioni e dello stile di vita degli italiani": lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni all'insediamento del tavolo di lavoro sui problemi dell'internazionalizzazione. "Dobbiamo investire in un progetto complessivo del sistema Paese, nella consapevolezza che le nostre chance sono formidabili - ha detto Bedoni - e lo dimostra il fatto che le esportazioni di alimenti di qualità si concentrano sui mercati più avanzati dove la domanda è insieme sofisticata e diversificata. E Parma ben rappresenta questo scenario di
opportunità". Per Bedoni bisogna inoltre creare le condizioni per ridurre il pesante deficit commerciale agroalimentare del nostro Paese e per questo "occorrono le riforme strutturali che noi abbiamo delineato con il progetto di rigenerazione, che punta a un impegno comune per aumentare la trasparenza del sistema". Il presidente della Coldiretti ha quindi richiamato l'esigenza per
tutte le componenti della filiera di costruire l'accordo sulla "rintracciabilita", dal campo alla tavola degli alimenti, il cui caposaldo è la valorizzazione dell'origine del prodotto. "Non ci accontentiamo di essere esportatori di immagine ma dobbiamo anche diventare esportatori di prodotti - ha concluso Bedoni - e l'accordo raggiunto a Doha segna un punto a nostro favore nei confronti della guerra all'agropirateria internazionale, che costa all'Italia danni per centinaia di miliardi di lire".

Ecco di seguito, in un quadro riassuntivo, elaborato dalla
Coldiretti, i primati dell'agroalimentare italiano:

- fatturato: oltre 350.000 miliardi di lire il 15,6% del PIL nazionale (agricoltura, industria, distribuzione e servizi);

- imprese: 1.020.000 agricole (il 18% delle imprese italiane) 70.000 industria alimentare;

- occupati: 960.000 lavoratori dipendenti in agricoltura (10% sono extracomunitari) e 480.000 lavoratori dipendenti nell'industria alimentare;

- commercio estero agroalimentare: importazioni 50.000 miliardi di lire (principalmente carni e lattiero
caseari); esportazioni 32.000 miliardi di lire (frutta, verdura, vino e pasta); deficit 18.000 miliardi di lire;

- colture: l'Italia è il primo produttore di riso, tabacco, olio di oliva, frutta fresca e ortaggi freschi; il secondo produttore di fiori, granoturco, uova, pollame vini e mosti; il terzo produttore di barbabietola da zucchero, di frumento, di carne bovine;

- biologico: le imprese agricole biologiche italiane sono quasi 50.000 (su un totale dell'Unione Europea di 128.000) e la superficie è di 1.040.000 ettari (su un totale dell'Unione Europea di circa 3.700.000 ettari);

- paniere della qualità: sono 117 le denominazioni italiane Dop e Igp riconosciute a livello comunitario, il 20% del totale; a questi si aggiungono, tra i vini, 314 DOC, 24 docg e 124 igt; inoltre, sono ben 2.500 le specialità alimentari tradizionali censite dalle Regioni.

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