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Bello l’orto sul balcone. Ma come si fa a coltivarlo e, soprattutto, ad utilizzarne il raccolto? Dal piantare una cipolla al farne una zuppa o trasformarla in mise en place, istruzioni per l’uso nel volume “Home Kitchen Garden” di Sandra Longinotti

Non Solo Vino
Il vademecum Home Kitchen Garden

Una cipolla cucinata aggiunge aroma a un piatto, ma piantata in un vaso darà un fiore bellissimo. La lavanda fiorita è splendida, ma i suoi fiori possono profumare lo zucchero per un dolce speciale o essere delicatamente intrecciati per creare segnaposti particolari. E lo stesso si può fare con la rosa o il carciofo, la begonia e la borragine, il finocchietto, il rosmarino e la viola, ma anche con varietà meno conosciute, come Acmella, Amaranto, Begliuomini, Nasturzio, e persino con i crisantemi. Unica regola, che siano coltivati da noi stessi, e perché no, dentro casa. Trasformare un balcone urbano in orto-giardino in vaso, del resto, è ormai una vera e propria mania, ma può dare un raccolto davvero prezioso, in tutti e per tutti i sensi. È l’idea di “Home Kitchen Garden. Orto in città: botanica, cucina e lifestyle” della food blogger e food stylist Sandra Longinotti con gli scatti di Marino Visigalli, per Nomos Edizioni, un “manuale” per chi non ha il pollice verde e in cucina si arrangia, che insegna a coltivare un orto sul balcone, ma anche ad utilizzarne il raccolto nella tavola quotidiana.
L’idea di “Home Kitchen Garden. Orto in città: botanica, cucina e lifestyle” (Nomos Edizioni, pag. 240, prezzo di copertina 24,90 euro; www.nomosedizioni.it), “mi è venuta anni fa a Savona, trovandomi per caso in mezzo a un campo di cipolle in fiore - raconta l’autrice - così bello e insolito da farmi pensare a quanto fossero sconosciuti quei fiori che anch’io vedevo per la prima volta, mentre le cipolle, dove è nascosta tanta potenziale bellezza, le conosciamo bene tutti e sappiamo cosa farne in cucina. Fiori di cipolla che immaginavo sul mio balcone in mezzo alle altre piante aromatiche e floreali, e non solo, ero sicura che sarebbero stati benissimo anche a tavola e nei piatti. Così li ho portati in studio da Marino Visigalli, il fotografo con cui ho realizzato centinaia di servizi di cucina per le più belle riviste italiane, e gli ho proposto di fare insieme anche questo secondo libro che non parla solo di cucina e giardinaggio, ma è un insieme di sensazioni, di piccole idee, di cose buone da mangiare, di pensieri e di facili “istruzioni per l’uso” per vivere in modo più naturale anche in città, dove il verde e lo spazio esterno è poco e forse - conclude l’autrice - proprio per questo anche un piccolo balcone fiorito dà gioia ed energia, la stessa che puoi trasferire a tavola e nei piatti che cucini”.

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