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“BENVENUTO BRUNELLO” 2007: DEBUTTA IL MILLESIMO 2002, UN’ANNATA “PICCOLA”, PRODOTTA IN UN NUMERO LIMITATO DI BOTTIGLIE (-50%). MA SARA’ LA VOLTA ANCHE DELLA GRANDE RISERVA 2001

Il Brunello annata 2002 sarà un Brunello quantitativamente “dimezzato” (-50%),. Prodotte circa 3 milioni di bottiglie (poco più della metà del potenziale produttivo di Montalcino). Molte, infatti, le aziende, tra le circa 146 che parteciperanno all’edizione di “Benvenuto Brunello” 2007, che hanno deciso di non produrre il Brunello 2002, unanimemente riconosciuto come un millesimo difficile (due stelle su cinque, secondo il rating del Consorzio del Brunello di Montalcino). C’è attesa e curiosità, tuttavia, per questo vino, che, anche in un’annata complicata, promette ugualmente belle sorprese ad addetti ai lavori e ad appassionati di tutto il mondo.

Il territorio di Montalcino, infatti, è piuttosto vasto e le condizioni climatiche delle varie “sottozone” possono essere molto diverse fra loro, il che vale anche per i terreni, le esposizioni e i tempi di maturazione. In più, molte aziende assemblano uve provenienti da vigneti posti in zone diverse. Una ricchezza che si farà certo sentire anche nei vini del 2002. Praticamente tutti i produttori che hanno deciso di imbottigliare il millesimo 2002, immetteranno sul mercato un numero molto esiguo di bottiglie, frutto di una selezione in vigna a dir poco “spietata”.

“I produttori si sono impegnati in un importante lavoro di selezione delle uve - spiega Stefano Campatelli Direttore del Consorzio del Brunello - una vera e propria sfida per eliminare i grappoli indesiderati e riuscire così a vinificare solo i frutti migliori. Si tratta di un’annata nella quale le conoscenze e la preparazione del produttore hanno fatto la differenza: chi ha saputo svolgere un buon lavoro nel vigneto e ha potuto applicare le esperienze migliori ha imbottigliato senza dubbio vini dallo standard qualitativo importante”.

Nella stragrande maggioranza i produttori hanno interpretato il millesimo 2002 in modo assolutamente perfetto: non certo un’annata in grado di esprimere vini potenti e strutturati, ma, piuttosto, adatta a produrre vini sottili, eleganti e fini, di grande e immediata fruibilità, senza però rinunciare al temperamento e alla potenzialità del Brunello.

Il 2002 è senza dubbio un’annata “piccola”: ma un vino “sente” l’annata piccola in maniera direttamente proporzionale alla sua capacità di ricezione e rielaborazione del territorio. E il Brunello di Montalcino 2002 di questa capacità ne dovrebbe possedere proprio tanta. Al debutto anche il Brunello Riserva 2001, prodotto in circa 700.000 bottiglie, figlio, invece, di una bella annata (4 stelle su cinque, secondo il rating del Consorzio del Brunello di Montalcino), per certi versi addirittura penalizzata, visto i risultati acquisiti dal Brunello 2001 in termini di giudizi della critica e facilità nelle vendite da parte delle aziende.

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